RIM ammette che c'era dietro la campagna Wake Up

  ieri Ti avevo detto che RIM potrebbe essere dietro una campagna che aveva come target l'azienda Apple e un proprio negozio a Sydney, e oggi ve lo racconto RIM ha ammesso ufficialmente questo. L'azienda ha ingaggiato un'agenzia pubblicitaria australiana per promuovere un evento e ha scelto di organizzare un flashmob davanti a un negozio Apple dove ha bloccato l'attività e ha chiesto ai clienti dell'azienda di "svegliarsi". La cosa brutta per RIM è che tutta l'attenzione dell'evento è andata su Samsung, che è stata vista come il principale colpevole dell'intera scena, tutto perché Samsung ha un atteggiamento non molto buono nei confronti dei clienti Apple.

Una trovata del produttore di BlackBerry Research in Motion (RIM) progettata per prendere in giro Apple si è ritorta contro l'azienda in difficoltà, dicono i commentatori. RIM oggi ha ammesso di essere responsabile di una protesta estesa fuori dal negozio Apple CBD di Sydney la scorsa settimana, dopo che gli investigatori online hanno rintracciato la fonte della trovata pubblicitaria. Ma l’imboscata del marketing arriva troppo poco e troppo tardi, afferma Tiphereth Gloria, social media strategist presso VML Australia.

  Tutta questa storia ha portato solo grattacapi alla gente di RIM, perché la società ha dovuto ammettere che non ha pagato alcuni blogger australiani per essere presenti all'evento e scriverne. In pratica la RIM ha speso una somma notevole, ma il risultato finale è lontano dalle aspettative dell'azienda. RIM era un'azienda interessante, sofisticata, che non sembrava riprendere le abitudini di quelle di Samsung, ma la necessità di pubblicità l'ha spinta ad abbandonare la logica e purtroppo il risultato finale è tutt'altro che buono.