I dati di geolocalizzazione forniti dai telefoni cellulari identificano gli utenti con una precisione molto maggiore rispetto alle impronte digitali

  I terminali mobili generano tutti i tipi di dati sugli utenti, ma recentemente i ricercatori del MIT hanno pubblicato uno studio che suggerisce il fatto che i dati da loro rilasciati hanno un grado di unicità maggiore rispetto alle impronte digitali. In pratica, la polizia, ad esempio, può scoprire con maggiore precisione l'autore di un crimine con l'aiuto dei dati di geolocalizzazione forniti da un terminale mobile. Analizzando praticamente i ping dati dai telefoni cellulari alle torri di telefonia mobile, i ricercatori sono riusciti a identificare diverse persone in base ai luoghi che frequentavano.

Un nuovo articolo pubblicato su Nature intitolato “Unique in the Crowd: The Privacy Bounds of Human Mobility”, afferma che il 95% degli utenti di telefoni cellulari può essere identificato interamente in base ai loro schemi di movimento. I telefoni cellulari eseguono regolarmente il "ping" delle antenne dei cellulari mentre i clienti viaggiano da un posto all'altro, anche se il telefono non viene utilizzato e anche se è spento. L'unico modo per evitare che un telefono esegua il ping delle antenne è rimuovere fisicamente la batteria.

  Un operatore di telefonia mobile in Belgio ha fornito 1.5 milioni di registri anonimi dei suoi utenti e i ricercatori hanno scoperto che il 95% dei telefoni cellulari può essere utilizzato per identificarne i proprietari. I metodi di identificazione degli utenti basati sulle informazioni fornite dai telefoni cellulari verrebbero già utilizzati dalla polizia e dai servizi segreti proprio per questo scopo. La cosa interessante è che tutti i dati sono stati raccolti tra il 2006 e il 2007, quindi prima che diventassero popolari gli smartphone con GPS, quindi teoricamente ora identificare gli utenti dovrebbe essere molto più semplice.