Mark Zuckerberg parla del rapporto tra Facebook e Apple

 

  La notte scorsa Mark Zuckerberg, l'amministratore delegato Facebook, ha presentato Home page sul palco di un convegno ha risposto a tante domande e parlato sul rapporto tra Facebook e Apple. Naturalmente gli è stato chiesto se Home page raggiungerà mai iOS, e la sua risposta non ha scioccato nessuno, dato che Facebook non è in grado di controllare ciò che fa Apple. Zuckerberg sostiene che Facebook collabora con Apple per l'implementazione di nuove funzioni legate al social network, probabilmente si è parlato anche dell'implementazione di Facebook Home, ma considerando che iOS è un sistema chiuso, solo Apple decide cosa entra o esce da esso.

Abbiamo una partnership piuttosto buona con Apple, ma loro vogliono possedere l'intera esperienza da soli. Non ci sono molti ponti tra noi e Google, ma siamo allineati con la loro filosofia aperta. Quindi pensi che, diciamo, tra due anni lo avrai sull'iPhone? "Poter rispondere a questa domanda è al di sopra della mia retribuzione." Senti, mi piacerebbe che la risposta fosse sì. Facebook è in una posizione molto diversa rispetto ad Apple, Google, Amazon, Samsung e Microsoft. Stiamo cercando di costruire una comunità. Oggi abbiamo un miliardo di persone che utilizzano i nostri servizi e vogliamo arrivare a 3 o 5 miliardi un giorno. Lo faremo creando la migliore esperienza su tutti i dispositivi. Android sta crescendo rapidamente e siamo entusiasti che la piattaforma sia aperta e che ci permetta di creare queste fantastiche esperienze.

  Facebook non ha un ottimo rapporto con Google, ma modificare Android è molto più semplice, e Facebook preferisce offrire Home a decine o centinaia di milioni di utenti, preferendo non utilizzare iOS. Su Android, Facebook Home rappresenta un cambiamento sostanziale nell'esperienza di utilizzo dei terminali mobili, su iOS questo sarebbe impossibile, visto che Apple deve modificare la Springboard e offrire a Facebook il primo piano nel suo iOS, cosa che quelli di Cupertino non faranno mai.