Un nuovo sensore per fotocamere mobili ci consente di registrare immagini "perfette" in condizioni di scarsa illuminazione

  I ricercatori della Nanyang Technological University ci sono riusciti sviluppare un nuovo sensore per fotocamere dedicato ai terminali mobili, che consente agli utenti di registrare foto chiare e luminose in condizioni di scarsa illuminazione. Il sensore è realizzato utilizzando grafite e praticamente in situazioni in cui la luce è scarsa ci permette di registrare immagini che hanno una qualità almeno simile a quelle registrate durante il giorno, e qui stiamo ovviamente parlando dell'illuminazione di soggetti e oggetti davanti ad esso.

Si ritiene che il nuovo sensore realizzato in grafene sia il primo in grado di rilevare la luce ad ampio spettro, dal visibile al medio infrarosso, con elevata fotorisposta o sensibilità. Ciò significa che è adatto per l'uso in tutti i tipi di telecamere, comprese telecamere a infrarossi, autovelox, immagini satellitari e altro ancora. Non solo il sensore al grafene è 1,000 volte più sensibile alla luce rispetto agli attuali sensori di imaging presenti nelle fotocamere odierne, ma utilizza anche 10 volte meno energia poiché funziona a tensioni più basse.

  Il nuovo sensore è 1000 volte più sensibile alla luce rispetto ai sensori degli attuali terminali mobili e consuma 10 volte meno energia perché funziona a tensioni molto più basse. Lo sviluppo di questo sensore ha richiesto non meno di 2 anni con l'aiuto di diverse centinaia di migliaia di dollari e la cosa interessante è che il progetto è quasi terminato, quindi il sensore potrebbe essere implementato nei terminali mobili che verranno lanciati negli anni successivi sul mercato, ma solo se i produttori di terminali mobili saranno interessati ad acquistarlo.

Abbiamo dimostrato che ora è possibile creare sensori fotografici economici, sensibili e flessibili utilizzando solo il grafene. Ci aspettiamo che la nostra innovazione avrà un grande impatto non solo sul settore dell’imaging di consumo, ma anche sui settori dell’imaging e delle comunicazioni satellitari, nonché sulle applicazioni nel medio infrarosso. Durante la progettazione di questo sensore, abbiamo tenuto presente le attuali pratiche di produzione. Ciò significa che in linea di principio l’industria può continuare a produrre sensori per fotocamere utilizzando il processo CMOS (semiconduttore a ossido di metallo complementare), che è la tecnologia prevalente utilizzata dalla maggior parte delle fabbriche dell’industria elettronica.