Un studi recenti dai ricercatori dell'Università americana di Stanford rivela il fatto che l'accelerometro, il microfono e gli altoparlanti di un terminale mobile possono essere identificati sulla base di un'unica "impronta digitale". L'identificazione può essere effettuata accelerometro semplicemente accedendo a un sito web, le agenzie che vendono pubblicità possono sapere se un terminale mobile ha visualizzato o meno la loro pubblicità. Il problema è che questa impronta digitale unica può facilitare l'identificazione di qualsiasi utente, se ha mai effettuato una connessione tra il suo nome e quel terminale, e Facebook ne è un buon esempio.
Il codice in esecuzione sul sito web nel browser mobile del dispositivo ha misurato i più piccoli difetti nell'accelerometro del dispositivo - il sensore che rileva il movimento - producendo un insieme unico di numeri che gli inserzionisti potrebbero sfruttare per identificare e tracciare la maggior parte degli smartphone. Si scopre che ogni accelerometro è prevedibilmente imperfetto e lievi differenze nelle letture possono essere utilizzate per produrre un'impronta digitale (vedi sotto per un'ulteriore spiegazione). Gli esperti di marketing potrebbero utilizzare l'ID nello stesso modo in cui utilizzano i cookie (i piccoli file che vengono scaricati dai siti Web sui desktop) per identificare un particolare utente, monitorare le sue azioni online e indirizzare gli annunci di conseguenza.
Se vi state chiedendo come si possano identificare questi sensori, beh sembra che ogni accelerometro abbia dei difetti di fabbricazione che possono essere rilevati al momento del suo utilizzo. Sulla base delle informazioni fornite da questi difetti durante l'uso, è possibile generare un codice numerico univoco assegnato al sensore e al terminale, che può essere riconosciuto sempre e ovunque. L'accelerometro può essere utilizzato al posto dei cookie da società pubblicitarie ed enti governativi per tracciare l'attività dell'utente e risolvere il problema è impossibile.
