Apple, Samsung e Google diventano partner di un'iniziativa incentrata sull'Unione Europea

  Anche se può sembrare difficile da credere, le aziende Apple, Samsung si Google sono partner di un'iniziativa che coinvolge altre 18 aziende da tutto il mondo, loro l'invio una lettera aperta a Unione Europea, chiedendogli di modificare la normativa che consente il blocco delle vendite di alcuni prodotti coinvolti in processi riguardanti i diritti di proprietà intellettuale. Un'iniziativa simile esiste anche negli USA, dove è stata presentata una petizione alla Corte Suprema di Giustizia per modificare la stessa legislazione che consente ad alcune aziende di vessare i produttori di terminali mobili e non solo con cause legali che alla fine si rivelano infondate.

Apple e Samsung sono tra le 19 aziende e associazioni che hanno dichiarato all'UE in una lettera che un nuovo tribunale dovrebbe limitare la capacità delle aziende che concedono licenze sulla tecnologia di ottenere ingiunzioni giudiziarie quando la validità del brevetto sottostante è in discussione. I produttori si rivolgono ai legislatori e ai tribunali in Europa e in America nella battaglia contro i patent troll, un termine dispregiativo per i proprietari di proprietà intellettuale che non fabbricano prodotti e si affidano invece ai costi di licenza. Un gruppo simile di aziende chiede alla Corte Suprema degli Stati Uniti di facilitare la riscossione delle spese legali nelle controversie sui brevetti.

  L'attuazione di queste modifiche unificherebbe in una certa misura la legislazione europea e quella americana, negli USA le aziende che non producono terminali mobili non hanno la possibilità di chiedere di interrompere la vendita di tali prodotti. Anche se nessuno può dire ora se questa iniziativa avrà successo o meno, la lobby di aziende così grandi ha generalmente probabilità di successo molto elevate, ma i cambiamenti sono difficili da attuare e richiedono anni di dibattito.