Apple è indagata per concorrenza sleale nei contratti imposti agli operatori di telefonia mobile

Indagine Apple sulla concorrenza sleale

  Apple è l'unico produttore di terminali mobili che impone agli operatori di telefonia mobile le condizioni alle quali possono vendere gli smartphone, e il suo modo di fare affari è ora indagato per possibile concorrenza sleale. L'autorità canadese garante della concorrenza sta indagando sui contratti conclusi tra Apple e gli operatori di telefonia mobile locali dopo che fonti non identificate hanno lamentato irregolarità nei documenti imposti da quelli di Cupertino per la firma.

Il Competition Bureau canadese sta indagando sulle accuse secondo cui l'unità canadese di Apple Inc ha utilizzato clausole anticoncorrenziali nei contratti con operatori wireless nazionali, ha detto giovedì l'organismo di vigilanza. L'ufficio di presidenza ha affermato che finora non è stato riscontrato alcun illecito da parte della filiale canadese di Apple, senza specificare chi ha avanzato le accuse. Un portavoce di Apple non è stato immediatamente disponibile per un commento. Questa settimana l'ufficio di presidenza ha chiesto un'ordinanza del tribunale per obbligare Apple a consegnare i documenti relativi alle indagini in corso.

  Secondo questa fonte non identificato, i contratti stipulati tra Apple e gli operatori di telefonia mobile in Canada contengono disposizioni che violano la legislazione sulla concorrenza leale, ma ovviamente al momento non ci sono prove a sostegno delle accuse. Con questa idea il Competition Bureau of Canada ha avviato una procedura con la quale chiede ad un tribunale locale di richiedere tramite un'ordinanza del tribunale agli operatori o all'azienda Apple di fornire copie dei contratti per l'esame.

  Se si scoprisse che Apple ha realmente violato la normativa sulla concorrenza leale attraverso i contratti imposti agli operatori di telefonia mobile, allora le autorità antitrust potrebbero multare l'azienda americana. Purtroppo la strategia di Apple non si limita solo al Canada o agli Stati Uniti, dove ha già avviato un processo simile, praticato in tutto il mondo, compresa la Romania, e gli operatori di telefonia mobile sono lungi dall'essere soddisfatti delle condizioni imposte da quelli provenienti da Copertino.