Apple ha accettato di pagare gli artisti durante il periodo di 3 mesi in cui Apple Music sarà offerta gratuitamente per gli utenti e ha così convinto 20.000 case discografiche indipendenti ad accettare le sue condizioni per aderire al nuovo servizio di streaming audio.
Per ogni canzone ascoltata in questo periodo, l'azienda Apple pagherà alle case discografiche 0.2 centesimi, una cifra a prima vista piccola, ma che può generare introiti importanti per le canzoni che risultano estremamente popolari nel sistema Apple.
Il prezzo è simile a quello pagato da Spotify durante l'ascolto dei brani tramite il sistema gratuito offerto agli utenti, quindi non stiamo parlando di alcuna differenza rispetto a ciò che Apple offre agli artisti Apple Music e cosa offre la concorrenza.
Oltre agli 0.2 centesimi pagati per la canzone, l'azienda Apple pagherà altri 0.047 centesimi per ogni ascolto effettuato della canzone, per cui in totale un artista riceverà una somma piuttosto elevata se le sue canzoni raccolgono milioni o decine di milioni di ascolti.
Per ogni canzone trasmessa in streaming gratuitamente, Apple pagherà 0.2 centesimi per l'utilizzo delle registrazioni, una tariffa che secondo i dirigenti musicali è più o meno paragonabile ai livelli gratuiti di servizi come Spotify. Questa tariffa non include un pagamento minore per i diritti di composizione delle canzoni destinato agli editori musicali; Apple sta ancora negoziando con molti editori su questi termini, hanno confermato mercoledì diverse case editrici.
In sostanza, Apple prende soldi di tasca propria per accontentare i suoi artisti e rinuncia a parte del profitto che Apple Music porterà, ma alla fine ci guadagna comunque perché parliamo di un numero molto elevato di utenti interessati a AppleMusica.
Cu prezzi di 4.99 euro in Romania o 9.99 dollari negli Stati Uniti e 2 dollari in India, Apple Music potrebbe avere decine di milioni di abbonati in tutto il mondo, e da qui Apple e i suoi partner potrebbero guadagnare ingenti somme di denaro ogni anno.
