iPhone 6 – una settimana di autonomia grazie a questa batteria

Autonomia della batteria iPhone 6 una settimanaiPhone 6 con una settimana di autonomia, esiste per ora solo in un laboratorio britannico, perché grazie ad una batteria all'idrogeno, lo smartphone di Apple può funzionare senza problemi per 7 giorni, o almeno questo è quello che ha fatto nei loro test.

Intelligent Energy è il nome dell'azienda britannica che è riuscita a produrre una cella energetica a idrogeno capace di far funzionare un iPhone per una settimana, e nell'immagine sopra potete vedere il terminale iPhone 6 modificato per funzionare con esso.

In sostanza si tratta di una cella energetica a idrogeno che è abbastanza sottile da poter essere inserita in un iPhone 6, l'impresa britannica sembra essere al momento una prima mondiale, quindi stiamo parlando di qualcosa di veramente eccezionale per l'intero mondo della telefonia mobile.

Il prototipo del terminale dell'iPhone 6 utilizza sia una batteria ricaricabile che una speciale tecnologia che crea elettricità combinando idrogeno e ossigeno, producendo quindi una piccola quantità di acqua e calore nell'intero processo di generazione di energia.

Intelligent Energy ha realizzato un prototipo funzionante di iPhone 6 contenente sia una batteria ricaricabile che la propria tecnologia brevettata, che crea elettricità combinando idrogeno e ossigeno, producendo solo piccole quantità di acqua e calore come rifiuti.

Sebbene gli inglesi affermino che collaboreranno con Apple per lo sviluppo di questa tecnologia, l'azienda americana smentisce l'informazione, come normalmente ci si aspettava, ma il risultato in sé rimane ed è davvero impressionante, risolvendo un grosso problema degli smartphone.

In pratica, questa azienda britannica è riuscita a creare una cella di energia che ha inserito nella custodia dell'iPhone 6, gli unici cambiamenti sono stati alcuni piccoli fori di ventilazione per rimuovere il calore in eccesso, la ricarica avviene attraverso la porta audio da 3.5 mm.

Per ora la tecnologia è in fase di sviluppo e non si sa quando potrà essere implementata negli smartphone, ma se i produttori la adotteranno, allora le celle energetiche potranno essere sostituite attraverso una porta esistente alla base degli involucri dei terminali.