Apple pagherà 318 milioni di euro in Italia a causa dell'evasione fiscale

Apple 318 milioni di euro ItaliaQuest'anno le autorità fiscali italiane hanno avviato un'indagine approfondita sugli affari della società Apple in Italia, rischiando di accusare la società americana di evasione fiscale per mancato pagamento di imposte per 879 milioni di euro solo negli ultimi 5 anni di attività nel Paese.

L'indagine si basava sul fatto che nonostante Apple vendesse prodotti in Italia tramite una propria azienda, tutti i proventi venivano trasferiti in Irlanda dove venivano registrati nella filiale europea di quelli di Cupertino, dove Apple godeva di tasse dimezzate.

Il fisco italiano non è d'accordo con tali pratiche e, a seguito dell'indagine condotta negli ultimi anni sull'attività di Apple, sembra aver accettato di riscuotere 318 milioni di dollari da quelli di Cupertino in base a un accordo che esonererà l'azienda dalle accuse di evasione fiscale.

In pratica, Apple paga in Irlanda tasse sui suoi incassi solo per il 12.5%, contro il 27.5% che pagherebbe in Italia, la differenza tra le due percentuali essendo rappresentata dall'importo di 879 milioni di dollari che Apple ha evitato di pagare al Italiani e chi lo pagherà adesso solo in parte.

Apple ha accettato di pagare 318 milioni di euro (347.76 milioni di dollari), in linea con la cifra richiesta dall'agenzia italiana.La procura italiana sta indagando sulle accuse secondo cui Apple non avrebbe pagato le imposte societarie per un importo di 879 milioni di euro (964 dollari). milioni di euro), hanno riferito fonti a Reuters all’inizio di quest’anno. 

Apple è oggetto di indagine in diversi paesi europei a causa delle sue pratiche relative al pagamento delle tasse per le vendite nel continente, e l'Unione Europea ha recentemente deciso di espandere la sua indagine nel 2016 per vedere se l'Irlanda offre equamente privilegi a quelli di Cupertino.

Se Apple ammettesse in Italia di aver sbagliato nel registrare gli incassi in Irlanda, altri paesi europei potrebbero raggiungere accordi simili con quelli di Cupertino per ricevere da loro centinaia di milioni o addirittura miliardi di dollari.