I rumeni infettati dal ransomware devono pagare per pulire i propri computer

Ransomware rumenoQuasi la metà dei romeni i cui computer sono stati infettati virus Il ransomware ha pagato gli hacker per poter accedere nuovamente ai dati, una percentuale sorprendentemente alta per un paese così povero.

L'informazione proviene da uno studio commissionato dall' Bitdefender, la più grande azienda rumena specializzata nello sviluppo di software antivirus, e rivela quanto siano ingenui i rumeni quando si tratta di virus.

Un virus di tipo ransomware mira a bloccare un computer, l'accesso a Internet o l'accesso a determinati dati con un messaggio che informa l'utente che deve pagare una somma di denaro a una determinata persona per riottenere l'accesso ai dati.

Le soluzioni antivirus più conosciute proteggono i computer da questo tipo di virus, ma il 48% dei rumeni infettati ha pagato per recuperare i propri dati, mentre i loro computer sono rimasti infettati senza installare un antivirus.

Il 48% delle vittime rumene della classe dei virus ransomware ha pagato per recuperare i propri dati personali dal terminale bloccato dalla minaccia più prolifica del momento. Le minacce informatiche ransomware, che prendono di mira sia singoli consumatori che aziende, hanno mietuto 20 volte più vittime in tutto il mondo nell’ultimo anno rispetto all’anno precedente bloccando dispositivi e chiedendo ricompense.

L'importo medio che un rumeno sarebbe disposto a pagare per recuperare i dati dal proprio computer è di 550 lei, e questo perché apre file dascaricati da fonti dubbie, accedi a pagine con contenuti infetti o apri e-mail con malware allegato.

Il consiglio di qualunque persona esperta è di fare attenzione a cosa si scarica da Internet, di aggiornare per tempo l'antivirus, di rifiutarsi di pagare soldi agli hacker e di chiedere l'aiuto di una persona specializzata per risolvere il problema.