Jan Koum è l'uomo dietro la creazione dell'applicazione WhatsApp, l'applicazione di messaggistica di testo più popolare, con oltre 1.1 miliardi di utenti attivi mensili. Nel 2014 ha venduto la sua azienda proprietaria di WhatsApp a Facebook per una cifra che ha finalmente raggiunto il valore di 22 miliardi di dollari, un prezzo colossale per un'applicazione di questo genere.
In cambio della sua quota nell'azienda WhatsApp, ovvero circa il 45%, ha ricevuto 60 milioni di azioni Facebook, che nel 2014 valevano 10 miliardi di dollari. Fino a febbraio 2016 ha mantenuto le sue azioni, ma da quel momento ha iniziato a venderne gradualmente alcune, liberandosi infine di 22 milioni di azioni per un valore di 2.8 miliardi di dollari.
Ai 60 milioni di azioni iniziali se ne sono aggiunti altri 6 milioni come parte di un bonus destinato a convincerlo a restare in azienda, quindi gli restano ancora 46 milioni di azioni. Nessuno sa perché il presidente di WhatsApp abbia venduto così tante azioni, ma parliamo di una cifra molto elevata che ha incassato dopo averle vendute.
WhatsApp va sempre meglio e raccoglie sempre più utenti, ma forse Jan Koum non è soddisfatto di ciò che accade all’interno dell’azienda. Recentemente WhatsApp ha annunciato che condividerà i numeri di telefono degli utenti con Facebook, anche se inizialmente l'applicazione era stata progettata per proteggere la privacy degli utenti.
Se confrontiamo la cifra ricavata da Jan Koum dalla vendita di queste azioni e i 36 milioni di dollari guadagnati da Tim Cook da un'azione simile, notiamo che la differenza è colossale. Tuttavia, se si può dire che Tim Cook vende le sue azioni perché le prospettive di Apple per il futuro sono cupe, cosa si può dire di Jan Koum e della sua azione? Che Facebook andrà davvero in bancarotta?
La risposta più semplice è questa: molto probabilmente Jan Koum si sta preparando a lasciare Facebook per creare un’altra società o diventare un investitore in altre.
