Un insegnante ha dimostrato che l'FBI potrebbe hackerare l'iPhone per 100 dollari

All'inizio di quest'anno è scoppiato un enorme scandalo tra Apple e l'FBI perché Tim Cook si è rifiutato di aiutare l'agenzia federale ad ottenere l'accesso ai dati di un iPhone 5C. Settimane intere di contestazioni e accuse si sono concluse con la vittoria di quelli della Apple, l'FBI ha speso centinaia di migliaia di dollari per ottenere l'accesso ai dati di quello smartphone.

Nel bel mezzo di questi eventi qualcuno ha suggerito che un clone del chip NAND in cui sono archiviati i dati dell'iPhone sarebbe un modo semplice per accedere alle informazioni. L'FBI ha ignorato la soluzione, ma un insegnante ha dimostrato che utilizzando solo componenti da 100 dollari è riuscito ad accedere ai dati di un iPhone 5C.

Senza disporre di un metodo sviluppato in precedenza, il professor Sergei Skorobogatov dell'Università di Cambridge ha impiegato 4 mesi per rompere il terminale Apple. Il periodo è molto lungo perché ha lavorato da solo su tutto il progetto, ma alla fine è riuscito a fare tutto da solo con soli 100 dollari invece di diverse centinaia di migliaia.

Affinché la procedura andasse a buon fine, l'insegnante ha rimosso il chip NAND dall'iPhone 5C e ha utilizzato un software speciale per decifrarne il codice di sicurezza, sostituendo diversi chip finché non ha trovato quello corretto. Il metodo non è semplice, è duraturo, ma anche molto più economico di quello utilizzato dall'FBI.