Pochi giorni dopo l'interrogatorio di Jay Y. Lee, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Samsung e attuale leader del gruppo Samsung, la procura sudcoreana ne chiede l'arresto. La procura sudcoreana ha chiesto al tribunale di approvare l'arresto di Jay Y. Lee con l'accusa di corruzione.
Lo sostengono i pm Jay Y. Lee avrebbe corrotto la presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye, versando la somma di 36 milioni di dollari alle fondazioni di una persona a lui vicina, ma anche a quest'ultima. Lo scopo di questa tangente era facilitare il trasferimento del potere dal padre di Jay Y. Lee a quest'ultimo, in modo che potesse controllare Samsung.
Secondo il pubblico ministero che guida le indagini, Jay Y. Lee avrebbe commesso un'evasione fiscale per poter pagare parte della somma, e con questa idea ha chiesto l'emissione di un mandato di arresto per il figlio del presidente del consiglio degli amministratori del gruppo Samsung. La corte ha qualche giorno per decidere se emettere un mandato d'arresto per Jay Y. Lee, ma è molto probabile che venga emesso.
Se Jay Y. Lee verrà arrestato, le sue possibilità di prendere il controllo di Samsung saranno drasticamente ridotte, e questo dato che suo padre è ricoverato da tempo in un ospedale della Corea del Sud. Jay Y. Lee sta ora lottando per prendere il controllo del gruppo Samsung nonostante la morte imminente di suo padre e la creazione di un vuoto di potere.
"Abbiamo prove sufficienti per stabilire che il presidente Park e Choi Soon-sil sono cospiratori che condividono i profitti" nel piano di corruzione, ha detto Lee Kyu-chul, portavoce del procuratore speciale, durante una conferenza stampa lunedì."
Il padre di Jay Y. Lee è stato condannato due volte per aver commesso i reati di corruzione ed evasione fiscale, ma in entrambi i casi è stato graziato dai presidenti della Corea del Sud. In questo caso, ci sono poche possibilità che Jay Y. Lee venga graziato se condannato, ma considerando che il livello di corruzione in Corea del Sud è estremamente alto, resta da vedere se si arriverà mai a una condanna.
