Un iPhone 6, o meglio il cavo di ricarica utilizzato, ha fulminato mortalmente una ragazza vietnamita di 14 anni mentre dormiva sopra il telefono. La giovane ha lasciato il suo iPhone 6 in carica a letto e durante il sonno si è rivoltata sopra l'apparecchio che, a causa del fatto che stava utilizzando un cavo rotto bloccato con dello scotch, è rimasta fulminata mortalmente.
La giovane è stata ritrovata dai genitori, che l'hanno subito accompagnata in ospedale, ma purtroppo i medici non sono riusciti a riportarla in vita perché probabilmente era morta molto tempo fa. Indagando sul caso, la polizia ha dichiarato che analizzerà il cavo utilizzato per la ricarica per scoprire se è originale dell'azienda Apple, oppure se è di terze parti, acquistato da un produttore asiatico.
Puoi vedere nell'immagine qui sotto come appare il cavo utilizzato per caricare l'iPhone 6 e puoi capire perché c'è un'alta probabilità che uccida qualcuno. In pratica, anche se quel cavo fosse contraffatto, per soli 10 dollari una ragazzina di 14 anni ha perso la vita perché i suoi genitori non le hanno sostituito il cavo di ricarica, che molto probabilmente ad un certo punto hanno visto distrutto.
Sappiamo tutti che Apple non produce cavi resistenti all'uso a lungo termine, la maggior parte di essi si rompe alle estremità e finisce nella situazione che vedete ora. Purtroppo, per una piccola somma, che ora i genitori pagherebbero 100 volte, una giovane donna ha perso la vita e nulla può cambiare la situazione, ma può aiutare a non ritrovarsi in una situazione simile.
"Secondo gli investigatori, la polizia ritiene che la ragazza abbia collegato il suo dispositivo Apple alla presa di corrente e abbia appoggiato l'iPhone 6 sul letto, come faceva ogni notte. Hanno detto che probabilmente l'adolescente è caduta sul cavo di ricarica dell'iPhone, che era rotto e l'ha fulminata con la corrente. Il cavo di ricarica è in fase di ispezione ma le autorità hanno detto che devono ancora determinare se si trattasse del cavo originale di Apple o di un dispositivo di terze parti."
