YouTube sembra essere l'ultima "vittima" dei fiamminghi dopo Monero, e questo perché gli annunci visualizzati sui videoclip della piattaforma minano la monera virtuale all'insaputa dei visitatori del sito. Tutto è stato scoperto grazie all'antivirus Avira, che ora blocca gli script che minano Monero tramite il browser, e l'altro giorno gli utenti hanno iniziato a lamentarsi di quanto accadeva sulla piattaforma YouTube.
YouTube non è responsabile dell'esistenza di questi script, ma gli utenti i cui computer visualizzano avvisi per bloccarli accusano la piattaforma di Google di non fare nulla per bloccarne l'esistenza. Fondamentalmente, le persone che guardano video di YouTube e vedono annunci pubblicitari con script Monero, estrarranno inconsciamente la valuta virtuale, mentre i processori dei computer funzioneranno alla massima potenza mentre viene visualizzato l'annuncio.
YouTube – Gli annunci vengono utilizzati per estrarre Monero
YouTube è stato l'obiettivo degli hacker perché, con oltre 1.5 miliardi di persone attive mensilmente, la piattaforma di Google è la più grande del suo genere sul pianeta, quindi ha un grande potenziale per generare denaro. Per poter visualizzare questi annunci nei video di YouTube, gli hacker hanno abusato della piattaforma di Google per la visualizzazione di annunci, ma molto probabilmente verranno imposte nuove misure di sicurezza affinché il problema non si manifesti troppo presto.
Ciao @avast_antivirus sembra che tu stia bloccando i minatori di criptovalute (#coinhive) in @Youtube #Annunci
Grazie https://t.co/p2JjwnQyxz— Diego Betto (@diegobetto) Gennaio 25, 2018
YouTube può generare bei soldi per gli hacker che utilizzano questi metodi, hanno spese minime con gli annunci pubblicitari, soprattutto se gli utenti non accedono effettivamente ad essi, lo script di mining Moneroruland immediatamente dopo aver visualizzato l'annuncio. Alcune teorie sostengono che sia addirittura illegale rubare le risorse di un computer per i propri scopi, quindi chiunque lo faccia si espone a gravi rischi e gli YouTuber lottano costantemente per proteggere la propria piattaforma.
Lo stesso mi forma. Forse YouTube sta usando coinhive. Come? pic.twitter.com/GUSItBp1tM
— Neretva (@neretva2010) Gennaio 24, 2018
YouTube è un esempio di come qualsiasi sito web possa essere affetto da problemi di questo tipo, soprattutto perché provengono dalla pubblicità e non dalla pagina web stessa.