Apple è stato giudicato colpevole dalle autorità giapponesi per aver costretto gli operatori a vendere i telefoni iPhone a prezzi ingannevoli al fine di aumentare le vendite, violando la legislazione del paese. Nonostante ciò, le autorità giapponesi non sanzioneranno in alcun modo l'azienda Apple per questa tattica, quindi gli americani non hanno nulla da imparare da qui e ripeteranno la “cifra”.
Apple ha costretto gli operatori di telefonia mobile in Giappone a vendere iPhone a prezzi agevolati inferiori a quelli dei telefoni concorrenti, con abbonamenti mensili più elevati. Apple ha praticamente costretto gli operatori di telecomunicazioni a creare la falsa impressione che gli iPhone siano più economici di quelli della concorrenza, anche se in realtà la situazione era diversa.
Apple: come ha costretto gli operatori di telecomunicazioni a truffare i clienti con il prezzo dell'iPhone
I giapponesi hanno impiegato 2 anni per arrivare a questa conclusione, gli operatori indagati sono NTT Docomo, KDDI e Softbank, ma la tattica è utilizzata anche in altri paesi del mondo. La tattica imposta dall'azienda Apple ha impedito agli operatori di vendere i telefoni iPhone a prezzi mensili più bassi, incidendo negativamente sulla concorrenza nel settore degli smartphone.
"La Fair Trade Commission (FTC) ha affermato che l'unità giapponese di Apple ha costretto NTT Docomo, KDDI e SoftBank a offrire sussidi e a vendere iPhone a prezzi scontati. Obbligare gli operatori a offrire sussidi (per gli iPhone) avrebbe potuto impedire agli operatori di offrire tariffe mensili più basse e limitare la concorrenza”.
Di fronte a queste rivelazioni, l'azienda Apple ha accettato di rinunciare a queste pratiche anticoncorrenziali e ora dovrà rinegoziare i contratti con gli operatori di telecomunicazioni. I clienti avranno la possibilità di acquistare l'iPhone a prezzo pieno, oppure a un prezzo più alto con abbonamenti inferiori, ma resta da vedere se questo cambiamento verrà applicato anche in altri Paesi.
