WhatsApp: Ecco come Bani farà in modo che BANI PRENDA VANTAGGIO di te

WhatsApp ha trovato il modo di trarre profitto dalle spalle degli utenti di tutto il mondo e l'azienda americana lancia oggi il metodo con cui trae profitto da te.

WhatsApp fa sì che i soldi approfittino di te

WhatsApp ha annunciato da tempo che lancerà oggi il suo unico servizio attraverso il quale monetizzerà l'enorme base di utenti che ancora possiede a livello globale, anche se molte persone non ne sono contente. Anche se WhatsApp è nata come un'azienda che prometteva di non fare soldi "sulle spalle" degli utenti, alla fine eccola qui perché Facebook aveva bisogno di un metodo per generare entrate con la più grande piattaforma di messaggistica del pianeta.

WhatsApp ha lanciato ufficialmente oggi un servizio chiamato API aziendale, permettendo così all'azienda americana di chiedere soldi alle aziende per metterle in contatto con gli utenti sulla sua piattaforma. WhatsApp ha anche creato un'applicazione speciale per le aziende che vogliono pagare per il privilegio di utilizzarla API aziendale-ul per entrare in contatto con la gente, ma nessuno sa ancora quanto costano gli abbonamenti mensili.

WhatsApp: Ecco come Bani farà in modo che BANI PRENDA VANTAGGIO di te

WhatsApp però non ha ritenuto che il sistema fosse totalmente a nostro discapito, e questo perché l'addebito alle aziende verrà effettuato solo se richiesto, in relazione a qualsiasi cosa, dagli utenti, e rispondono almeno 24 ore su 24. dopo aver ricevuto la risposta. WhatsApp addebiterà alle aziende ogni messaggio inviato tramite la sua piattaforma dopo che sono trascorse XNUMX ore dalla ricezione del messaggio iniziale, ma le tariffe sono diverse a seconda del Paese in cui è attivo il sistema.

WhatsApp conta attualmente più di 1.5 miliardi di utenti in tutto il mondo, l'azienda americana aumenta ogni mese la sua base di utenti e ciò significa che spremerà ancora più soldi dalle aziende di tutto il pianeta. WhatsApp non lo ha ancora rilasciato API aziendale anche in Romania, quindi per ora non saremo interessati dalla monetizzazione forzata che l'azienda Facebook sta facendo per la piattaforma.