Arancia. ENORME MULTA da parte del Consiglio della concorrenza

Arancia. Il Consiglio della concorrenza ha comminato una multa enorme all'operatore di telefonia mobile, ecco a quanto ammonta l'importo e il motivo della richiesta.

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Arancio. Il più grande operatore di telefonia mobile della Romania ha ricevuto dal Consiglio della concorrenza un'enorme multa per il nostro paese, la seconda grande multa inflitta alla società per il modo in cui svolge la sua attività nel nostro paese. Il Consiglio della concorrenza ha inflitto a Orange una multa pari all'1% del valore del fatturato annuo dell'azienda per il 2017, ovvero poco più di 10 milioni di euro, per un incasso totale di 1 miliardo di euro in Romania.

Arancio. 10 milioni di euro sono una multa che l'operatore "sente", rispetto alle multe da decine di migliaia di LEI applicate dall'ANPC, o dall'ANCOM, e questo potrebbe convincere gli operatori ad avere pratiche più vicine alla legge. La sanzione inflitta a Orange si basa sull'abuso di posizione dominante nel mercato dei pagamenti, ma anche in quello della pubblicità tramite SMS, ma ovviamente l'operatore lo attaccherà in tribunale.

Arancia. MULTA RECORD da parte del Consiglio della concorrenza

Arancio. Il Consiglio della concorrenza ha scoperto il trattamento discriminatorio che l'operatore aveva nei confronti delle aziende che incassano pagamenti tramite SMS da telefoni cellulari, ma anche nei confronti di quelle che fanno pubblicità tramite SMS in Romania. Certo, da qui partirà un procedimento legale, attraverso il quale Orange tenterà di ridurre l'importo della multa, o di ottenerne l'annullamento in tribunale, ma in passato non è stata molto fortunata in casi simili in cui è stata multata.

Arancio. Nel 2011, l'operatore ha ricevuto una multa ancora più grande, di circa 35 milioni di euro, che è stata ridotta a 25 milioni di euro, a seguito di una decisione diventata definitiva solo nel 2018. Ora, poiché la multa viene applicata nel 2018, è possibile che Orange finirà per pagarlo tra altri 6-7 anni, al termine di lunghi processi, ma tutto dipende anche da quanto saranno convincenti le prove raccolte dal Consiglio della concorrenza.