WhatsApp. La più grande app di messaggistica del pianeta è stata anche la fonte di uno dei più grandi bufali nell'ambiente online, e questo perché le notizie false sono completamente all'ordine del giorno su questa piattaforma. Probabilmente alcuni di voi ne hanno sentito parlare Momo Challenge, qualcosa che la stampa rumena ha ripetutamente presentato con avvertimenti molto seri su WhatsApp, soprattutto se si tratta di bambini che utilizzano l'applicazione Facebook.
WhatsApp. Ebbene, tutti gli "orrori" relativi a Momo Challenge si sono rivelati un grosso trucco solo per chi doveva pensare in modo logico, non per i bambini che si lasciano ingannare facilmente da cose del genere. Sembra che l'impatto maggiore di Momo Challenge era tra gli adulti, soprattutto quelli dei media, degli istituti scolastici o anche della polizia, cioè persone che dovevano guardare le cose in modo un po' più logico.
WhatsApp. La PIÙ GRANDE TRUFFA degli ultimi anni
WhatsApp. La stampa ha ampiamente presentato il pericolo rappresentato dall' Momo Challenge per i bambini, dicendo che venivano incoraggiati ad automutilarsi, o a commettere vari crimini, ma tutto era solo una grande bufala. Momo è in realtà una scultura realizzata da un artista giapponese di nome Keisuke Aisawa, conosciuta anche come "madre uccello", l'artista l'ha realizzata per la società Link Factory, dove lavora, lei è specializzata nella creazione di effetti speciali per varie produzioni.
La Momo Challenge, come viene chiamata, incoraggia i bambini e gli adolescenti a commettere atti sempre più sfacciati di autolesionismo e criminalità. È anche una bufala completa, totale e ridicolmente ovvia. I tuoi figli stanno bene, letteralmente nessuno su Internet ci è caduto, tranne, beh, innumerevoli adulti, forze dell'ordine, organi di stampa e distretti scolastici. Sai, le persone responsabili.
WhatsApp. La scultura ha spopolato prima su Instagram, poi è stata trasformata in qualcosa di sinistro da quelli di Reddit, tanto che nell'applicazione di messaggistica è finita come una sorta di "gioco del terrore" rivolto soprattutto ai giovani. Solo dopo essere arrivata su WhatsApp l'intera storia si è diffusa in tutto il mondo, tanto che i giornalisti hanno seminato il panico tra gli adulti con il fatto che si è rivelata "reale" solo per chi dovrebbe pensarci di più, ma in realtà non lo fa.
WhatsApp. Momo Challenge è una nuova prova del fatto che la piattaforma Facebook è perfetta per diffondere informazioni false tra un numero estremamente elevato di persone, problema troppo difficile da risolvere per gli americani.