Il telefono iPhone X del CEO di Amazon, Jeff Bezos, è stato hackerato dal principe ereditario dell'Arabia Saudita, secondo quanto riferito dall'ONU, che avrebbe assistito ad una perizia informatica effettuata sul rispettivo dispositivo.
L'indagine è giunta alla conclusione che il telefono iPhone X è stato violato tramite un messaggio inviato su WhatsApp che conteneva un video in formato MP4, ma alcuni esperti che hanno visto le conclusioni della perizia non sono del tutto d'accordo.
Coloro che hanno svolto la perizia informatica non sono riusciti a decifrare il videoclip che presumibilmente conteneva l'exploit utilizzato per rompere il telefono, e questo ha sollevato molti punti interrogativi per molti esperti.
Normalmente, la chiave per decriptare il clip avrebbe dovuto essere conservata nel telefono e il video decriptato, ma senza questo, gli esperti dicono che la maggior parte delle prove presentate sono circostanziali e non c'è nulla che incrimini direttamente il principe saudita.
“Questo rapporto forense della FTI non è molto forte. Ci sono un sacco di strane prove circostanziali, certo, ma nessuna prova evidente. La cosa divertente è che sembra che FTI possa avere [il dispositivo] proprio lì, semplicemente non hanno capito come testarlo. Nell'estrazione forense eseguita da FTI dovrebbero essere presenti informazioni sufficienti per decrittografare il file. Questo viene crittografato utilizzando chiavi che dovrebbero essere archiviate anche sul dispositivo, il che solleva la questione del perché non lo hanno decrittografato ed esaminato cosa c'è dentro. Dovrebbe essere decifrabile utilizzando le chiavi locali, se disponibili."
Le opinioni, ovviamente, sono divise tra gli esperti, alcuni sostengono la perizia effettuata, mentre altri hanno un'opinione completamente diversa, quindi alla fine resta da vedere se troveremo mai una conclusione chiara al 100% sul problema.
