COVID-19 Romania: CNA chiede STOP alla disinformazione in TV

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La CNA ha lanciato oggi una raccomandazione a tutte le emittenti televisive affinché interrompano la disinformazione sul COVID-19, cioè quelle teorie senza alcun collegamento con il mondo reale che affermano che il virus non esiste, non è pericoloso, non uccide le persone, e altre bugie incredibilmente grandi.

La CNA ha emesso la raccomandazione su richiesta del Gruppo di Comunicazione Strategica, cioè quello che ha comunicato tutte le informazioni riguardanti la situazione COVID-19 in Romania, e questo perché i rumeni hanno abbandonato le misure di protezione, alcuni rifiutano di credere che il virus esista, che riguarderebbe assolutamente, ma assolutamente tutti.

Naturalmente, quelli della CNA dovrebbero prestare attenzione a ciò che sta accadendo in televisione e approvare qualsiasi tipo di spettacolo che trasmetta le comuni bugie di alcuni che negano l’esistenza del COVID-19, ma è difficile dire se lo vogliano fare.

"Considerata la duplice qualità del Consiglio nazionale dell'audiovisivo, di garante dell'interesse pubblico e di autorità unica di regolamentazione nel campo dei servizi di programmi audiovisivi, considerando gli sforzi congiunti delle istituzioni dell'Unione europea e degli Stati membri per contrastare le false informazioni pubblicate e distribuiti online, "lavorando a stretto contatto con le piattaforme online, incoraggiandole a promuovere fonti ufficiali, ridurre la visibilità dei contenuti che si rivelano falsi o fuorvianti e rimuovere i contenuti illegali e quelli che potrebbero nuocere alla salute o all'integrità fisica delle persone" - la situazione dei discorsi di disinformazione sul coronavirus vengono analizzati, pubblicati e aggiornati dalla task force EastStratcom del Servizio europeo per l'azione esterna sul sito web EUvsDisinfo, poiché il pubblico ha il diritto di avere accesso a fonti di informazione affidabili, aggiornate e comprovate, riguardo al COVID-19, considerando il ruolo fondamentale dei media audiovisivi come servizio essenziale che fornisce ai cittadini informazioni affidabili e verificate, contribuendo così a salvare vite umane, facendo seguito alla richiesta del Gruppo Comunicazione Strategica di organizzare con responsabilità spettacoli di dibattito che facciano riferimento all'argomento del nuovo coronavirus (COVID-19), a non incoraggiare la trasmissione di affermazioni scientificamente infondate o la cui fonte non esiste nella realtà e a tenere conto che le opinioni da loro accreditate pubblicamente inducono a comportamenti sociali, considerato quanto previsto dall’art. . 3 paragrafo (2) dalla Legge sull'audiovisivo n. 504/2002, come successive modifiche ed integrazioni e dell'art. 64, 65, 66 e 73 della Delibera CNA n. 220/2011 relativo al Codice della disciplina dei contenuti audiovisivi, con successive modifiche ed integrazioni, sulla base di quanto previsto dall'art. 17 par. (1) dalla legge sull'audiovisivo n. 504/2002, con successive modifiche ed integrazioni,

Il Consiglio Nazionale della Radiodiffusione adotta quanto segue:
direzione

Art. 1 — (l) Il Consiglio nazionale dell'audiovisivo richiede ai fornitori di servizi di media audiovisivi, nell'ambito di spettacoli informativi e di dibattito in cui viene affrontato il tema del COVID-19, di garantire il rispetto degli obblighi di legge in materia di corretta informazione del pubblico. , rispettivamente:

a) rigore e accuratezza nella presentazione e nel dibattito del tema del COVID-19, evitando il sensazionalismo o l’infodemia caratterizzata dalla sovrabbondanza di informazioni che possono creare confusione;

b) la diffusione di informazioni tratte da fonti ufficiali e attendibili, nazionali e internazionali, affinché i servizi di media audiovisivi possano contribuire a contrastare la contaminazione del pubblico con le fake news presenti sui social network; verificare ogni informazione correlata, direttamente o indirettamente, alla tematica COVID-19;

c) rispetto delle regole etiche e prestando particolare attenzione ad ogni messaggio diffuso, in modo da non stimolare il lato emotivo, il panico e l'insicurezza nei cittadini.

(2) Il Consiglio apprezza il contributo dei media audiovisivi alla lotta contro la pandemia e chiede l'intensificazione delle misure editoriali e redazionali delle emittenti, al fine di: promuovere informazioni provenienti da fonti ben documentate; rafforzare la capacità dei cittadini di riconoscere e reagire ai casi di disinformazione; i comportamenti illeciti devono essere denunciati alle autorità competenti; garantire un dibattito democratico, incentrato sui consigli forniti dagli operatori sanitari; contrastare le teorie del complotto che possono mettere in pericolo la salute umana e danneggiare la coesione sociale; respingere qualsiasi discorso di odio illegale, come affermare che un particolare gruppo etnico o religioso è responsabile della diffusione del COVID-19.

Art. 2 — Al fine di dare attuazione a quanto previsto dall'art. 1, i fornitori di servizi di media audiovisivi hanno l'obbligo di adottare le misure editoriali e redazionali necessarie, in modo da garantire l'adempimento degli obblighi previsti dalla Determinazione CNA n. 220/201 1 relativo al Codice della disciplina dei contenuti audiovisivi, con successive modifiche ed integrazioni, in particolare le disposizioni previste dall'art. 64, 65, 66 e 73."