Polizia rumena: ATTENZIONE sul metodo COVID di ingannare i rumeni

Metodo COVID della Polizia Rumena

La polizia rumena mette in guardia i rumeni di tutto il paese dal nuovo metodo utilizzato dai malafede per ingannarli, chiamato dalle autorità "metodo COVID", che ora sostituisce il "metodo dell'incidente" come preferito dai romeni. ingannare i rumeni.

"Una parte dei suoi membri hanno acquisito una specializzazione, due degli imputati, nel 2018, sono stati rinviati a giudizio sotto l'aspetto di aver commesso il reato di frode "metodo incidente", uno come autore, essendo detenuto nel penitenziario, e l'altro come un complice, in fase di liberazione, e altri due imputati noti con precedenti penali per il reato di concorso in tentata truffa.

Successivamente, all'infortunato è stata presentata la situazione irreale in cui il suo stato di salute è molto grave, con i polmoni colpiti in larga parte (80%), tale da creare uno stato di panico nell'infortunato per la possibilità del morte di una persona cara e ha dichiarato che l'unica possibilità di rimanere in vita è essere collegata ad un dispositivo di ventilazione, ma che l'unità medica non dispone di un dispositivo di ventilazione medica a cui può essere collegata, o che potrà essere collegata solo dopo un lungo periodo di tempo. Poi ha presentato una soluzione, nel senso di acquistare personalmente l'apparecchio per la ventilazione, in quell'occasione ha precisato che costa tra i 6.000 ed i 15.000 euro e ha invitato l'infortunato a comunicargli le somme di denaro a sua disposizione (risparmi, soldi funebri , gioielli, denaro da conti bancari) e che può offrire.

Successivamente, se la vittima disponeva di una somma di denaro maggiore (si sono rifiutati di proseguire le azioni per ottenere effettivamente il denaro quando la vittima aveva importi inferiori a circa 1000 euro), la conversazione veniva ripresa da un altro imputato, che si raccomanda di essere un dipendente della compagnia di assicurazione sanitaria/personale medico e, con il pretesto di stipulare un contratto con la compagnia di assicurazione sanitaria per l'acquisto del dispositivo medico, ottenere dalla persona lesa i dati identificativi e il suo indirizzo. Successivamente l'indirizzo della persona lesa è stato inviato tramite SMS a un imputato latitante, il quale si è recato presso l'indirizzo della persona lesa per ritirare la somma di denaro. Mentre i complici si recavano all'indirizzo, la vittima veniva tenuta al telefono e, se tardavano, gli chiedevano, per guadagnare tempo, di dettare la serie di banconote."