Android: anteprima per telefoni pessimi

Giocatori Android

Android è ancora il sistema operativo più utilizzato per i telefoni cellulari in tutto il mondo, con miliardi di utenti in tutto il mondo al momento, ma ciò lo rende anche un grande bersaglio per gli hacker. Gli utenti Android sono costantemente presi di mira da campagne di distribuzione di malware e virus, e per la prima volta ne hanno scoperto uno quelli di Kaspersky, perché finora attacchi di questo tipo venivano sferrati sui PC.

Android è attualmente preso di mira da una campagna di infezione da malware che si concentra sui giocatori di tutto il mondo, ed è da qui che arriva la prima, perché fino ad ora i PC erano presi di mira da questo malware. Secondo Kaspersky, il malware che oggi viene utilizzato per Android cerca i dati di login degli utenti nei giochi che utilizzano nella vita di tutti i giorni e, dopo averli ottenuti, avviene l'acquisto di oggetti virtuali nel gioco.

Android: anteprima per telefoni pessimi

Android aveva scoperto il primo malware di questo tipo che prendeva di mira il gioco PUBG per rubare i dati di accesso degli utenti, dopodiché venivano acquistati oggetti virtuali direttamente dal gioco. Oltre ai dati di accesso ai giochi, questo malware ruba anche i dati di accesso a Facebook, Twitter, GMail o altri social network, quindi stiamo parlando di un attacco molto serio che dovrebbe rendere gli utenti molto attenti a ciò che fanno sui loro telefoni.

Android normalmente protegge gli utenti da attacchi come questo, finché le persone non installano app da fonti sconosciute e danno loro il permesso di fare quello che vogliono sui loro telefoni. Da quel momento in poi la sicurezza delle persone scompare e il malware può fare quello che vuole su Android, ed è così che i soldi finiscono per essere spesi in applicazioni su oggetti virtuali di cui gli utenti non hanno realmente bisogno, i problemi sono molto seri.

Android non può fornire protezione alle persone finché non seguono le consuete regole di evitare l'installazione di app da fonti sconosciute e di concedere autorizzazioni che non dovrebbero essere concesse.