Coronavirus: efficacia dei vaccini in caso di ricovero e non solo

Efficacia del vaccino contro il coronavirus Solo in caso di ricovero ospedaliero

Secondo i dati registrati in Gran Bretagna, i vaccini contro il coronavirus sono ancora efficaci anche in situazioni in cui alcuni degli immunizzati vengono infettati dal virus, essendo in larga misura protetti anche contro il ricovero ospedaliero.

"Come si può avere percentuali significative di casi tra le persone vaccinate e continuare a dire che i vaccini sono molto efficaci?
I vaccini autorizzati dall’EMA (Agenzia europea per i medicinali) sono efficaci nel prevenire malattie sintomatiche, ricoveri e decessi.
Nell’UE, fino al 19.07.2021, la copertura vaccinale per la dose 1 è del 57% e per la dose 2 del 44%.
Studio nel Regno Unito:
La prima immagine mostra i casi confermati di Delta e i ricoveri causati da questa variante, suddivisi per stato vaccinale, segnalati dal Servizio sanitario pubblico del Regno Unito. I dati sono raccolti tra il 01.02.2021 e il 21.06.2021.
La seconda immagine mostra la copertura vaccinale per fascia di età nel Regno Unito – 9 luglio 2021.
Così:
All’aumentare del numero dei vaccinati aumenta anche la proporzione dei casi registrati tra i vaccinati;
La vaccinazione è molto efficace, ma non protegge al 100%.
Con la vaccinazione:
- il rischio di infezione è ridotto;
- si riduce il rischio di trasmissione del virus;
– il rischio di ricovero è notevolmente ridotto;
- il rischio di morte è notevolmente ridotto.
Se analizziamo i casi di ricovero segnalati a seguito di infezione da ceppo Delta, a seconda dello stato vaccinale:
Solo il 15% dei casi è stato registrato tra persone vaccinate con il programma completo;
Tra i giovani (sotto i 50 anni), solo il 4% dei ricoveri si registra tra soggetti vaccinati con il programma completo;
Tra le persone di età superiore ai 50 anni (con un rischio maggiore di evoluzione grave) il 46% dei casi si registra tra le persone vaccinate con il programma completo.
Ma tra l’80% e il 90% delle persone di età superiore ai 50 anni nel Regno Unito sono già vaccinate con il programma completo. All'interno di questa fascia di età, il numero di persone vaccinate con il programma completo è da 4 a 9 volte superiore al numero di persone non vaccinate (il grado di copertura vaccinale aumenta notevolmente con l'avanzare dell'età).
Esempio per comprendere meglio il contesto!
Considerando una copertura vaccinale dell’80% nella fascia di età 50-55 anni e avendo la seguente situazione ipotetica:
su 100 persone, 80 sono vaccinate e 20 non vaccinate; 8 dei vaccinati sono ricoverati in ospedale e 8 dei non vaccinati sono ricoverati in ospedale.
Confrontando il numero di casi infetti vaccinati ospedalizzati con il numero totale di pazienti ospedalizzati, risulta che il 50% dei pazienti ospedalizzati è vaccinato.
Inquadrando in un contesto epidemiologico i numeri dei contagiati ricoverati, riferiti alla popolazione esposta, risulta che:
su 80 persone vaccinate con il programma completo, 8 sono state ricoverate in ospedale, ovvero il 10%;
su 20 persone non vaccinate, 8 sono state ricoverate in ospedale, ovvero il 40%.
E in questa ipotetica situazione estrema, la vaccinazione ridurrebbe di 4 volte le possibilità di ricovero in ospedale nelle persone più vulnerabili che continuano a contrarre l’infezione.
L’efficacia della vaccinazione contro l’ospedalizzazione rimane superiore al 90% anche con il ceppo Delta dopo la vaccinazione a dose piena. Inoltre, il rispetto delle misure igieniche non farmaceutiche rimane molto importante."