Coronavirus: la storia di un paziente sopravvissuto all’ATI

Storia dell'ATI sopravvissuta al paziente affetto da coronavirus

Il coronavirus contagia un numero molto elevato di persone, e purtroppo alcune di loro finiscono per essere ricoverate in terapia intensiva, di seguito la storia di uno di quelli che è riuscito a sopravvivere ai giorni in cui è stato ricoverato.

"La storia di un sopravvissuto dell'ATI
"Muore molto facilmente. Le infermiere hanno parlato con il compagno di letto per 5-10 minuti e dopo 20 minuti era morto, nella borsa di nylon." Josef Balla, 46 anni, Cluj-Napoca
È rimasto a casa per una settimana, sotto farmaci, e dopo 5 giorni ha chiamato l'ambulanza perché non riusciva più a respirare. Arrivato all'UPU, ha dovuto aspettare più di 4 ore prima che gli fosse liberato un letto nell'ATI. Dopo aver lasciato l'ATI, fu fortemente segnato dalla morte di alcuni colleghi del salone: ​​"È molto facile morire. Le infermiere hanno parlato con il compagno di letto per 5-10 minuti e dopo 20 minuti era morto, nella borsa di nylon."
La tortura è durata più di due mesi. Un mese e qualche giorno in ospedale e un altro mese sotto ossigeno a casa.
Tutta la famiglia è stata vaccinata. Lui e le due bambine sono stati vaccinati con Pfizer, e la moglie con Astra Zeneca.
"A parte il vaccino non abbiamo altra soluzione. E' la nostra unica possibilità di fuga."
Una storia triste con un lieto fine, ma molte storie hanno un finale tragico.
La vaccinazione rimane la soluzione più accessibile per la protezione contro il COVID-19!"