Il governo rumeno ha annunciato una serie di misure che vengono adottate in piena ondata 4 di infezioni per rafforzare il sistema sanitario in Romania di fronte all’esplosione di nuovi casi in tutto il paese, e ora vengono adottate nuove misure per garantire che gli ospedali possano essere in grado di curare le persone.
"Signor Arafat, lei sa benissimo che abbiamo chiesto, subito dopo la terza ondata, di non ridurre la capacità di risposta in caso di una nuova ondata. Ho detto ogni volta che non bisogna ridurre i posti letto in terapia intensiva destinati al Covid. Ho notato che le cose sono cambiate. Vorrei vedere come è stata preparata questa quarta ondata e quanto velocemente potremo aumentare il numero di posti letto in ATI per il reparto COVID.
Finora ho visto che sono passati da 848 posti letto a 1.131. Apprezzo il coinvolgimento del Ministro Cseke, apprezzo anche il vostro coinvolgimento, ma sapete benissimo che non si può fare senza il coinvolgimento delle autorità locali, delle DSP e di tutto il personale medico. So che si discute sull’aumento del numero di letti nei reparti Covid, ma abbiamo anche bisogno di personale medico distaccato, ove opportuno.
È necessario, signor Arafat, che anche lei lavori, che sia molto coinvolto, affinché si possa rendere rapidamente operativi i letti e così via. Ma un altro fronte che usiamo e che vedo non funziona ancora e deve funzionare, è quello degli ospedali dipendenti dal Comune della Capitale. Voglio qui un maggiore coinvolgimento del Comune e voglio anche una situazione nelle prossime ore, vediamo come sono coinvolti gli ospedali, come sono coinvolti il Comune e gli ospedali dipendenti dal Comune in questa quarta ondata, perché non tutti gli ospedali, lo sapete bene, appartengono al Ministero della Sanità, cioè non sempre è una decisione del Ministro della Sanità."
