Valeriu Gheorghita: la nuova decisione ufficiale prima della quinta ondata

Valeriu Gheorghita ha annunciato una decisione ufficiale molto importante che la Romania prende prima dell'inizio della quinta ondata in tutto il Paese, e questo perché le autorità hanno deciso di rinunciare all'uso del vaccino AstraZeneca per immunizzare la popolazione dopo che i rumeni hanno iniziato a evitare il vaccino siero.

Valeriu Gheorghita afferma che la decisione è stata presa perché il numero di persone che scelgono di vaccinarsi con questo siero è molto basso e le dosi non utilizzate finiscono per essere buttate, quindi la Romania si affiderà principalmente a Pfizer BioNTech, Johnson & Johnson e Vaccini Moderna per immunizzare le persone.

"Ripeto, al momento non ci sono dosi disponibili per il vaccino dell'azienda AstraZeneca. Riceveremo la prossima tranche proprio per garantire il completamento del programma vaccinale per le persone che hanno fatto la prima dose e che devono completare il programma vaccinale.

Come vi avevamo informato la scorsa settimana, nella riunione del CNCAV della settimana precedente, è stata presa all'unanimità la decisione di proporre al Ministero della Salute di abbandonare il vaccino dell'azienda AstraZeneca a partire da gennaio 2022, tenendo conto del fatto che esso Il numero di persone vaccinate con questo tipo di vaccino a livello nazionale è molto esiguo. T

Tenendo conto del fatto che le fiale sono multidose, con dieci dosi, e la percentuale di dosi sacrificate è molto alta, già allora, dal punto di vista dell’economicità e della gestione delle scorte, questa è stata la proposta che abbiamo rivolto il Ministero della Salute.

La maggior parte sono gli ambulatori che utilizzano il vaccino dell’azienda Pfizer – 816, seguiti dai centri che utilizzano il vaccino dell’azienda Johnson&Johnson – 153, il vaccino dell’azienda Moderna – 118 e AstraZeneca – 32 flussi.

Inoltre, se guardiamo alla vaccinazione negli studi di medicina di famiglia, al momento sono 3.142 i medici di famiglia che vaccinano nei propri studi, con una distribuzione rurale-urbana simile, circa il 50%, e, al 22 novembre, erano oltre 868.000 le persone vaccinati negli studi di medicina di famiglia, con un incremento di circa il 5% rispetto alla settimana precedente."