Valeriu Gheorghita: L'annuncio dell'ultimo minuto a cui tutti i rumeni prestano attenzione

Valeriu Gheorghita lancia un annuncio dell'ultimo minuto che vuole allertare i rumeni di tutto il paese in questo periodo, e questo perché stiamo parlando di qualcosa che molti rumeni vogliono sapere, più precisamente se dovranno fare la 4a dose di il vaccino dopo che appariranno i sieri ottimizzati per il ceppo Omicron.

Valeriu Gheorghita dice ai romeni che prima di pensare alla dose 4, dovremmo pensare seriamente a fare l'intero programma vaccinale iniziale, e poi quello con la dose di richiamo, e questo perché offrono anche la protezione immunitaria contro la variante Omicron, e la dose 4 se ne parlerà probabilmente nella primavera del 2022.

"Penso che prima di pensare alla quarta dose dobbiamo pensare ad aumentare il tasso di vaccinazione con il primo schema e a rafforzare la risposta immunitaria con la somministrazione della dose di richiamo. Affermazioni del genere, a mio avviso, a questo punto sono fuori luogo.

Certo, una cosa è parlare di una prospettiva a lungo termine, ma la dinamica dell’evoluzione epidemiologica a cui assistiamo sta cambiando. È molto importante vedere quale sarà la circolazione delle nuove varianti virali e in che misura potranno diventare dominanti.

In questo momento tutti i dati scientifici sono incoraggianti, nel senso che una prima schedula vaccinale effettuata con dose di richiamo garantisce una protezione ottimale anche contro la variante Omicron che, in questo momento, ha la più alta capacità di aggirare la risposta immunitaria.

Questo il messaggio per completare il programma vaccinale, comprensivo della dose di richiamo, per tutti coloro che mancano ad almeno sei mesi dalla prima programmazione. E anche, ovviamente, con il primo schema andrebbero vaccinati i soggetti vulnerabili, perché in questo modo si riduce il rischio di sviluppare una forma grave che richieda il ricovero ospedaliero. Quindi questo è il nostro punto di vista.

Del resto se ne sta discutendo e abbiamo già visto che ci sono Paesi come l'Italia, che raccomandano il richiamo da cinque mesi, anche Israele da cinque mesi, proprio perché c'è questa prospettiva della circolazione delle nuove varianti, compreso Omicron."