Ministro MAI: annuncio dell'ultimo minuto, quando inizierà la quinta ondata in Romania

Il ministro del MAI annuncia l'ultima volta in cui inizierà l'ondata 5 in Romania

La Ministra del MAI, Lucia Bode, ha rivelato oggi, in una conferenza stampa con i prefetti del Paese e altre persone delle strutture territoriali del MAI, quando inizierà la quinta ondata del Coronavirus in Romania e, secondo il funzionario, tra sole 5 settimane dovremmo vedere i primi aumenti dei casi in Romania.

Il Ministro dell’Interno non ci dice nulla di diverso da quanto visto finora dalle autorità riguardo all’evoluzione della pandemia in Romania, quindi è bene essere preparati a gennaio per vedere nuove restrizioni imposte in Romania a causa della pandemia.

"Siamo in un periodo di calma, ma queste misure sono necessarie per rispondere efficacemente alla prossima ondata pandemica, che secondo le stime degli specialisti avrà un impatto maggiore rispetto all'ondata 4. Secondo le stime di tutti gli specialisti, arriverà l'ondata 5 in massimo 3 settimane in Romania.

È necessario tener conto della prevenzione degli assembramenti nello spazio pubblico, tenendo conto delle manifestazioni specifiche dei cittadini da trascorrere in grandi gruppi durante le vacanze invernali, e soprattutto nel nono dell'anno.

Un'attenzione particolare va riservata alle località montane, poiché occorre tenere conto delle manifestazioni pubbliche circoscritte dal diritto alla libera espressione. Dovete assicurarvi che si svolgano pacificamente e civilmente, in conformità con le future disposizioni legali in Romania.

È fondamentale adattare i dispositivi per garantire una reazione immediata. Maggiore attenzione all'intero insieme di misure per prevenire e limitare la diffusione del Coronavirus, con particolare attenzione al proseguimento delle misure relative al rispetto delle norme di tutela della salute da parte dei cittadini, enfasi sugli eventi privati.

I prefetti hanno un ruolo molto ben definito nel coordinare le attività e gli interventi relativi alla lotta alla pandemia di COVID-19 a livello dei Comitati provinciali per le situazioni di emergenza, sotto il coordinamento del Dipartimento per le situazioni di emergenza secondo le disposizioni di legge.

I 2 anni di pandemia ci hanno dimostrato che l’attuale architettura istituzionale funziona in maniera integrata e coordinata a livello nazionale, i risultati sono stati positivi, aspetto rilevato come tale dalle delegazioni estere con cui abbiamo interagito.

In questo periodo è molto importante la partecipazione e la collaborazione di tutte le strutture con responsabilità in ambito medico, di emergenza e di ordine pubblico, pertanto vi chiedo con forza di rafforzare le strutture di coordinamento, e di collaborare più strettamente con le DSP per le attuazione urgente delle misure trasmesse dall'AMI."