Valeriu Gheorghita: La buona notizia dell'ultima ora che rallegrerà tutti i rumeni

Valeriu Gheorghita Buone notizie dell'ultima ora Rallegratevi tutti i rumeni

Valeriu Gheorghita trasmette all'ultimo minuto una buona notizia per tutti i romeni, annunciando quello che molti avrebbero voluto sentire, e questo nel contesto in cui il medico militare ci dice che il futuro della vaccinazione anti-COVID si trasformerà nella realtà che conosciamo ora con vaccinazione contro l’influenza.

Valeriu Gheorghita afferma che per molto tempo le dosi di richiamo non verranno più offerte alla popolazione generale, ma saranno dedicate alle persone vulnerabili e non verranno più somministrate a intervalli regolari e brevi, ma a intervalli più lunghi, poiché nel caso dell'influenza stagionale.

"In questo momento penso che sia troppo presto per lanciare questa ipotesi, perché le cose possono cambiare, e questo dipenderà da una variante virale che circolerà in un dato momento, perché è il più ovvio possibile che Omicron non lo farà. essere l’unica opzione preoccupante in questa pandemia.

Dipende molto da se avremo accesso a un vaccino che prevenga l’infezione in misura molto maggiore, cioè se mi vaccino e ho una probabilità molto alta di non contrarre l’infezione e di trasmetterla, allora è ovvio che l’approccio cambia.

Ma con questa generazione di vaccini, per le persone immunizzate, che hanno anche una dose di richiamo, o che hanno attraversato la malattia, ritengo che la protezione contro il nostro importantissimo obiettivo: forme gravi, ricoveri in terapia intensiva e decessi, rimanga sufficientemente alta , e qui si è osservato che si conserva a lungo, anche se viene perduto a causa dell'infezione vera e propria.

Poi penso che tutta la strategia vaccinale, se si vuole, a livello mondiale cambierà nel prossimo periodo, in che senso passeremo nel prossimo periodo in un periodo endemico della malattia, nel senso che il virus continuerà a circolare tra popolazione, e ovviamente colpirà in misura maggiore le persone vulnerabili.

In queste condizioni bisognerà avere un sistema di sorveglianza attiva attraverso sequenziamenti periodici attraverso i quali si possa identificare in tempo la variante virale circolante e quali problemi essa pone in termini di evasione della risposta immunitaria, trasmissibilità e aggressività, e ci concentreremo su un vaccino possibilmente adattato a quella variante virale per le persone vulnerabili." UN dichiarare il dottore