Gabriela Firea parla ufficialmente ai romeni di tutto il Paese di una serie di importanti misure che sono state prese e che saranno prese all'interno del Governo, riguardo alla situazione che vivono i profughi venuti dall'Ucraina a causa della guerra con la Russia.
Gabriela Firea parla principalmente dei problemi dei bambini che sono arrivati nel paese insieme ai loro genitori o parenti, senza documenti completi per loro, essendo necessario rilasciarne altri per facilitare il loro transito legale attraverso l'Unione Europea.
"Fin dall'inizio di questa crisi, insieme a tutte le altre istituzioni, il Ministero della Famiglia ha dato il suo contributo per stabilire le procedure finalizzate al transito dei bambini nel nostro Paese, o alla loro permanenza presso di noi, ma ho voluto vedere sul campo, quali sono esattamente queste procedure in loco.
Il problema più grande che ho segnalato, e mi sono trovato con il presidente del consiglio della contea di Tulcea, signor Teodorescu, nella scuola superiore del Delta del Danubio, è quello relativo ai documenti. O passaporti biometrici, o vecchi passaporti, o solo certificati di nascita, o carte d'identità, oppure non hanno nulla.
Sappiamo che l'impazienza è tanta per chi vuole partire, e si trova solo di passaggio nel nostro Paese, ma dal punto di vista dei documenti le cose devono essere molto chiare e corrette. Ho visto esattamente dove va il traghetto, quali sono le tende per accogliere tutta la gente, siano donne o bambini.
Nel nostro Paese sono rimasti quasi 20.000 bambini, ma il numero è destinato ad aumentare. Da qui la difficoltà delle autorità di elaborare tutti i documenti in tempi rapidi, perché come ho sottolineato, ogni situazione deve essere analizzata separatamente. Durante tutti questi giorni siamo rimasti in contatto con i ministri responsabili e abbiamo informato il Primo Ministro più volte al giorno.
Questa informazione è apparsa ieri che avremmo potuto accogliere 60 orfani da Kiev, poi da Odessa, ma non si è concretizzata, comunque abbiamo attivato tutti i meccanismi che sono previsti dalla legge 272 per la protezione e i diritti del bambino, e poi abbiamo siamo pronti ad affrontare questa situazione, tutti i colleghi sul territorio sono molto ben preparati."