Il ministro dell'Istruzione: decisione radicale dell'ultima ora con grandi cambiamenti nella scuola

Il Ministro dell'Istruzione annuncia ufficialmente oggi uno dei cambiamenti più radicali e importanti nel sistema educativo rumeno, atteso da molto tempo e che verrà attuato solo ora, poiché il formato del diploma di maturità verrà modificato dalle autorità.

Il Ministro della Sanità parla più avanti del fatto che solo nel 2027 potrebbe essere organizzato il primo esame di Baccalaureato, che viene radicalmente modificato, e gli studenti che entreranno nel nuovo ordinamento a partire dal 2023 vi parteciperanno, separatamente da quello, seguendo un'enfasi molto maggiore sulle lingue straniere nelle scuole.

"Nella misura in cui riusciremo, e sono convinto che ci riusciremo, a completare il progetto di pacchetto legislativo che sarà l'immagine del progetto Romania Educata, in modo che possa essere attuato nel 2023. Se gli studenti che inizieranno la scuola superiore nel 2023 entreranno in questo nuovo sistema.

Certo, nel 2027 avremo un primo diploma di maturità che sarà radicalmente cambiato, che risponderà alle aspettative della società, alle discussioni che vanno avanti da tanto tempo. Fino ad allora, però, vedremo in che misura potremo rafforzare l’importanza di queste capacità comunicative nelle lingue straniere.

Insieme alle competenze digitali, le capacità comunicative nella lingua madre e nelle lingue straniere sono estremamente importanti per il futuro di ciascuno di questi giovani. Quindi per avere un consolidamento di queste componenti, e allo stesso tempo un riconoscimento di queste competenze, stiamo analizzando in che misura si possa introdurre prima del 2017 un sistema attraverso il quale le competenze comunicative nelle lingue straniere di circolazione internazionale possano essere consolidato.

Vorrei dirvi che in Romania attualmente 2.2 milioni di studenti studiano l'inglese, oltre 1.2 milioni il francese, ci sono quasi 200.000 studenti che studiano il tedesco, e un numero importante di studenti che studiano l'italiano e lo spagnolo. La Romania ha una buona tradizione nell'insegnamento delle lingue straniere, ma possiamo e dobbiamo fare di più.

Considerata l’importanza della comunicazione in una lingua straniera a circolazione internazionale, oserei citare l’esempio dei bambini rifugiati ucraini per i quali lo Stato e la scuola fanno molto, ma se esistessero competenze comunicative in una lingua a circolazione internazionale, non saremmo più semplice e avremmo potuto aiutarli in modo più efficiente."