Adrian Marinescu: L'ultima ora, attenzione alla sesta ondata di coronavirus

Adrian Marinescu, il noto medico e direttore sanitario dell'Istituto Matei Bals di Bucarest, invia un avvertimento molto importante ai rumeni riguardo alla sesta ondata di contagi generata dal Coronavirus, affermando che genererà un aumento dei contagi in autunno.

Adrian Marinescu ci dice ancora, come ieri il Ministro della Salute, che non dovrebbero esserci problemi per il sistema sanitario e che le persone alla fine dovranno imparare a convivere con il Coronavirus, affermando anche che la fine della pandemia è nulla a che vedere con la scomparsa del virus, in quanto ciò non è avvenuto con altri virus.

"Penso che non solo la pandemia, la vita dell'assistente medico non è sempre stata facile, e se guardiamo cosa succedeva negli ospedali, indipendentemente dal fatto che fossero statali, privati, avevano molto lavoro, e io pensa che fino alla fine dobbiamo pensare... dopotutto è un tributo che dovrebbe pagare.

in Romania ci sono meno assistenti medici rispetto alla media europea, e questa è una cosa che va risolta passo dopo passo, non è una cosa che si deve risolvere da un giorno all'altro. Un miglioramento, e una percentuale che si vede da un anno all'altro deve dimostrare qualcosa di concreto, e quando parliamo di 5 anni vediamo altri dati.

È molto probabile che in autunno avremo dei rialzi. L’aumento del numero dei contagi non cambierà questo concetto di convivenza. Dal mio punto di vista continuerà quanto iniziato nel 2022, e con questa convivenza finirà la pandemia, non credo che ci saranno cambiamenti più importanti.

E quando parlo di impatto a livello di popolazione mi riferisco ai ricoveri in gran numero, alla pressione sugli ospedali, all’occupazione dei posti letto di terapia intensiva. Se saremo sufficientemente equilibrati da tenere conto del fatto che avremo ancora contagi e che dobbiamo risolverli, penso che supereremo bene l’autunno.

La fine della pandemia non ha nulla a che fare con la completa scomparsa del virus SARS-CoV-2. Nel momento in cui non ci sarà più un’area geografica ampia a livello del mondo intero e avremo casi isolati, allora si parlerà di focolai isolati e la pandemia sarà chiusa”.

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