Adrian Marinescu: La buona notizia dell'ultima ora per milioni di rumeni

Adrian Marinescu porta una serie di notizie estremamente buone per milioni di rumeni in tutto il paese, e questo in un contesto in cui in questo momento molti rumeni sono preoccupati per il vaiolo delle scimmie, ma non dovrebbe esserlo affatto, secondo la medico.

Adrian Marinescu dice che il vaiolo delle scimmie non dovrebbe essere una preoccupazione per i rumeni perché la trasmissibilità è estremamente bassa e non c'è alcuna possibilità che tutto si trasformi in una pandemia simile a quella del coronavirus, a livello globale si registrano ormai solo 100 casi.

"Il virus esiste da molto tempo, dal 1958 si parla di vaiolo delle scimmie e nel 1970 si è verificato il primo caso umano, quindi non è una novità. La trasmissione dalla scimmia all'uomo risale al 1970. Esistono due ceppi, uno proveniente dall'Africa occidentale, con forme lievi, che ha un tasso di mortalità inferiore all'1%, ed esiste una versione leggermente più aggressiva del Congo, con una tasso di mortalità più elevato, verso il 10%.

Al momento non abbiamo la versione dal Congo. Penso che non ci sia motivo di preoccuparsi. Ora ci sono meno di 100 casi in tutto il mondo. C'è stato un contatto chiaro e prolungato con la scimmia ed è possibile che si sia trasmesso attraverso un graffio. La trasmissione da uomo a uomo avviene anche attraverso un contatto stretto e prolungato.

Dei 100 casi, non tutti erano in Africa, ci sono anche persone che sono entrate in contatto con chi era in Africa, quindi si trasmette da persona a persona. Più vaiolo significa più migliaia di casi dal 1970, quindi non è una novità. La vera novità è che ci sono più casi al di fuori del continente africano.

Penso che quando sei molto attento a una determinata situazione, diagnostichi anche diversi casi. Nel caso del vaiolo esistono molte forme lievi. Esiste la possibilità che il virus subisca dei cambiamenti, ma se la probabilità è piccola bisogna pensare a cosa succede normalmente.

Ora non possiamo trarre la conclusione che se si verificano pochi casi in un Paese, esiste la possibilità che il virus cambi. Senza discussione, lo scenario con il Coronavirus non si ripeterà. Parliamo di un virus vecchio e non nuovo, non ci sono focolai ma casi isolati, non ci sarà alcuna pandemia con questo virus".