La NATO ripensa la sicurezza nell’Europa orientale e mette in allerta 300.000 soldati

La NATO ripensa la sicurezza dell’Europa orientale: allarme per 300.000 soldati

La NATO ha annunciato ufficialmente oggi, per voce del segretario generale Jens Stoltenberg, un cambiamento radicale nella strategia in base alla quale è garantita la sicurezza dei paesi membri dell'alleanza, e tutto inizia con la modifica dei gruppi tattici nell'Europa orientale per portarli al livello di brigata nel periodo successivo.

La NATO afferma inoltre che la forza di reazione rapida sarà sostanzialmente modificata, in modo che sarà composta da più di 300.000 soldati, invece degli attuali 40.000, il tutto affinché i paesi che confinano con l'Ucraina siano molto più protetti nel caso in cui la Russia deciderà di occupare l’intero territorio del Paese nei mesi successivi.

Al vertice rafforzeremo le nostre difese in avanti. Aumenteremo i nostri gruppi tattici nella parte orientale dell'Alleanza a livello di brigata. Trasformeremo la Forza di risposta della NATO. E aumentare il numero delle nostre forze ad alta prontezza. Oltre 300.000. Aumenteremo anche la nostra capacità di rafforzarci nelle crisi e nei conflitti.

Tra cui: diversi equipaggiamenti pre-posizionati e scorte di rifornimenti militari. Maggiori capacità dispiegate in avanti come la difesa aerea. Comando e controllo consolidati. E piani di difesa migliorati, con forze preassegnate per difendere determinati alleati.

Queste truppe si eserciteranno insieme alle forze di difesa interna. E familiarizzeranno con il terreno locale, le strutture e il nostro nuovo stock pre-posizionato. In modo che possano rispondere agevolmente e rapidamente a qualsiasi emergenza. Nel complesso, ciò costituisce la più grande revisione della nostra deterrenza e difesa collettiva dai tempi della Guerra Fredda.