Esercito rumeno: annuncio ufficiale sugli attacchi missilistici dall'Ucraina

Annuncio ufficiale dell'esercito rumeno che attacca l'Ucraina

L'esercito rumeno ha rilevato alcuni dei missili da crociera utilizzati dalla Russia per bombardare le città dell'Ucraina meridionale, mentre si muovevano attraverso lo spazio aereo della Repubblica di Moldavia verso gli obiettivi di Odesa e Vinita, in queste mattine.

L'esercito rumeno afferma che questi missili non sono mai entrati nello spazio aereo della Romania e presume che siano stati lanciati da piattaforme navali o terrestri nella parte occidentale della penisola di Crimea.

Le strutture dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare che svolgono il servizio di combattimento permanente per la sorveglianza dello spazio aereo della Romania hanno rilevato lunedì 10 ottobre, nell'intervallo di tempo 8.05-9.09, tre bersagli aerei che si sono evoluti nello spazio aereo relativo al nord-ovest bacino del Mar Nero, allo spazio aereo dell'Ucraina (regioni di Odessa e Vinnytsia).

Obiettivi aerei hanno sorvolato anche lo spazio aereo della Repubblica di Moldavia. Dall'analisi delle traiettorie evolutive e dei parametri di volo è emerso che gli obiettivi aerei erano, molto probabilmente, missili da crociera lanciati da piattaforme navali o terrestri nella parte occidentale della penisola di Crimea. Gli obiettivi aerei in questione non rappresentavano un pericolo per il territorio della Romania né per la sicurezza del traffico aereo rumeno e della NATO.

I radar di sorveglianza e ricerca dell'Aeronautica Militare rumena fanno parte del sistema nazionale di comando e controllo della Romania e della NATO e garantiscono l'informazione e l'allarme tempestivo dei decisori militari e politici in Romania e nell'Alleanza.

La direzione del Ministero della Difesa Nazionale condanna con la massima fermezza la guerra di aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina, esprimendo pieno sostegno alla sovranità, all'indipendenza e all'integrità territoriale del Paese vicino. Le azioni brutali di oggi, che hanno preso di mira aree civili densamente popolate, violano gravemente qualsiasi norma del diritto umanitario internazionale e, implicitamente, della Carta delle Nazioni Unite.