Ministro della Sanità: le informazioni LAST MINUTE portate all'attenzione immediata dei romeni

Ministro della Sanità ULTIMA VOLTA Informazioni portate all'attenzione immediata dei romeni

Il Ministro della Sanità porta all'attenzione di milioni di romeni provenienti da tutto il paese uno dei problemi più gravi che affliggono molti ospedali in tutto il paese in questo momento di salute, vale a dire le bollette elevate per le utenze, ma anche la mancanza di medicinali e attrezzature mediche.

Il ministro della Sanità spiega di seguito quanto sia forte l'impatto sulle unità mediche a causa del sostanziale aumento dei prezzi dei servizi pubblici, dei medicinali e delle attrezzature mediche, e per ora le soluzioni vengono solo discusse senza essere adottate ufficialmente dal governo.

"Noi e l'ANMC possiamo provare a fare questo, in linea di principio possiamo inviare l'ispezione sanitaria per vedere se lì sono rispettate tutte le condizioni e viene garantito l'accesso ai servizi sanitari. Ci troviamo in un periodo economico difficile. Vi ricordo che il Governo ha comunque adottato alcune misure per limitare l'impatto sulla popolazione.

Ad esempio, per il pagamento delle bollette, ho ricevuto una notifica dal direttore di un grande rifugio di emergenza a Bucarest che il mese scorso ha ricevuto 1 milione di LEI per le utenze. Per il budget di un ospedale in Romania si tratta di una cifra notevole. Le difficoltà ci sono e questo sicuramente può limitare la parte che resta per i servizi medici, quindi capite cosa voglio spiegarvi.

Se le spese salariali sono, diciamo, il 70%, è il massimo consentito dalla legge, le spese per le utenze erano, diciamo, 3% - 5%, e il restante 25% erano attrezzature mediche, medicinali, ecc. e ora le spese per le utenze salgono al 15%, sicuramente dall'altra parte c'è meno. Di questo ci pensa il governo, se ne è parlato, sono convinto che tutti i colleghi ne siano consapevoli.

Sono istituzioni essenziali, ospedali, scuole, istituzioni pubbliche dal forte carattere sociale e sanitario, che non possono essere lasciate fuori. Sto discutendo con il presidente del CNAS per vedere come possiamo garantire le risorse finanziarie, innanzitutto per chiudere bene quest'anno, per superare bene questo inverno. Penso che almeno queste aree non rimarranno scoperte, parlando di finanziamenti.

Finanziamenti che permettono anche l'accesso ai servizi sanitari, perché quando il paziente va in ospedale immagino che non ci vada solo per restarci, ma debba essere sottoposto ad accertamenti e terapie. Sia che si parli della parte terapeutica più o meno classica, sia che si parli di interventi chirurgici, o di cure, come il reparto... La soluzione concreta è vedere se dopo questi mesi le spese delle strutture sanitarie sono troppo alto, per trovare una soluzione per compensare i bilanci."