Il governo rumeno è deluso dal rifiuto dell'adesione della Romania a Schengen

Il governo rumeno è deluso dal rifiuto dell'adesione della Romania a Schengen

Il governo rumeno, per voce del primo ministro Nicolae Ciuca, si dichiara deluso dal rifiuto di consentire l'adesione della Romania allo spazio Schengen, risultato atteso da molti, anche se le autorità hanno cercato di modificare le decisioni degli austriaci.

In qualità di Primo Ministro e cittadino rumeno, sono profondamente deluso dalla mancanza di consenso a livello di Consiglio JAI riguardo all'adesione della Romania allo spazio Schengen.

Ringrazio tutti i partner europei negli Stati membri, la Commissione europea, il Parlamento europeo, le agenzie europee, che ci hanno sostenuto a voce alta, su basi giuste, dimostrate da argomenti, fatti e cifre solidi, e che hanno insistito affinché trovassimo soluzioni insieme .

Tutti gli Stati europei hanno concordato di aprire le porte dell'area Schengen ai romeni, come riconoscimento della nostra preparazione, ma anche degli sforzi continui, da anni, per proteggere le frontiere esterne europee. Tutti, con un'eccezione ingiustificata, l'Austria.

L'unanimità non è stata possibile oggi, in un contesto in cui solo uno Stato membro, l'Austria, ha rifiutato l'adesione della Romania. Questa decisione resta basata su accuse basate su cifre che la Romania ha chiaramente dimostrato essere errate. Non abbiamo utilizzato nemmeno stime nazionali, abbiamo utilizzato i dati delle agenzie dell’Unione Europea, che devono rimanere la base quando prendiamo le decisioni europee. Ci rammarichiamo e francamente non comprendiamo la posizione inflessibile mostrata dall'Austria.

Più che mai, nell’ultimo anno, la Romania ha dimostrato di essere un vero attore nel garantire la sicurezza europea, e le tappe completate in questo rilanciato processo di adesione allo spazio Schengen hanno riconfermato che i cittadini romeni ed europei possono avere fiducia nel modo in cui la Romania protegge le frontiere dell'Unione e garantisce la cooperazione di polizia.

Come abbiamo fatto negli ultimi 15 anni, continueremo a proteggere le nostre frontiere esterne, che sono anche le frontiere dell’Unione europea, perché ne va della sicurezza della Romania e dei romeni, ma anche degli europei.

La Romania riprenderà il processo di adesione allo spazio Schengen, un obiettivo nazionale strategico che continueremo a perseguire in tutte le discussioni e negoziazioni che avremo a livello europeo.