Il Ministro della Sanità potrebbe apportare una serie di cambiamenti RADICALI per tutti i rumeni

Il Ministro della Sanità potrebbe apportare una serie di cambiamenti RADICALI a tutti i rumeni

Il Ministro della Sanità potrebbe apportare una serie di cambiamenti radicali per tutti i rumeni, poiché attualmente in Romania si discute una serie di nuove norme in campo medico, sulla base delle quali si potrebbe impedire la commercializzazione degli antibiotici con una semplice prescrizione, in per non essere più così accessibili alle persone.

Il ministro della Sanità si sofferma poi sul fatto che i rumeni consumano troppi antibiotici, che rendono le batterie più resistenti quando si applicano le cure, e a parte parla anche dei dipendenti del sistema sanitario che uniscono la pensione allo stipendio, una delle questioni attuali discusse in Romania.

"Da molti anni la Romania è ai primi posti per quanto riguarda il consumo di antibiotici e la circolazione di batteri multiresistenti. I Paesi che consumano gli antibiotici in modo razionale, direi, hanno più difficoltà a dispensarli in farmacia, vengono sempre somministrati solo antibiotici di prima linea, con molta difficoltà ad accettare la sostituzione di un antibiotico a meno che non ci siano evidenze cliniche molto chiare.

Questa cosa va tenuta sotto controllo perché siamo al primo posto in fatto di batteri multiresistenti. E le infezioni associate all’assistenza sanitaria causate da questi batteri mettono a rischio la vita. È una grande sfida anche per la Romania. Abbiamo recentemente pubblicato la bozza della Strategia nazionale di controllo della resistenza agli antibiotici, dobbiamo fare passi concreti e ovviamente uno di questi è legato a questo.

Noi, insieme a Grecia e Cipro, siamo ai primi posti per quanto riguarda il consumo di antibiotici e, purtroppo, la circolazione di questi batteri multiresistenti, ne stiamo ancora discutendo, dobbiamo fare qualcosa per riportare la situazione sotto controllo. La prescrizione degli antibiotici deve essere adeguata alla malattia, nel senso che gli antibiotici di riserva non devono essere prescritti come antibiotici di prima linea.

Il rilascio degli antibiotici dalla farmacia deve essere effettuato rigorosamente secondo la prescrizione. Stiamo pensando molto seriamente alla regolamentazione in modo che gli antibiotici non possano più essere rilasciati nemmeno sulla base di una semplice prescrizione. Anche se non ricevono un compenso per avere un regime di rilascio che li renda meno accessibili al pubblico. 

Ci sono casi del genere. Non vedo per quanto tempo questa situazione sarà legale.... Dobbiamo avere un quadro giuridico per evitare che ciò accada. Finché esiste la legalità e le assunzioni vengono effettuate secondo la legislazione vigente, non vedo alcun problema."