Annuncio dell'ULTIMA ORA dei sindacati dell'istruzione sullo sciopero generale

Annuncio LAST MINUTE dello sciopero generale dei sindacati dell'istruzione

I sindacati dell'istruzione hanno deciso di pubblicare un annuncio dell'ultimo minuto riguardo allo sciopero generale, che va avanti già da due settimane, e questo perché la prossima settimana le cose non torneranno alla normalità, poiché hanno deciso di continuare la misura di protesta.

Lo sciopero continua: il testo della OUG 53/2023 è insoddisfacente!

La Federazione dei sindacati liberi dell'istruzione e la Federazione dei sindacati dell'istruzione "SPIRU HARET", a nome dei lavoratori dell'istruzione di cui rappresentano i diritti e gli interessi, continuano a chiedere al governo e ai partiti al potere di assumere, attraverso una normativa legge, l'articolo eliminato dalla Legge sull'Istruzione preuniversitaria e che non è stato inserito nemmeno nel testo della GEO 53/2023, ma solo nella Nota motivante dell'Ordinanza, secondo la quale lo stipendio del docente principiante dovrebbe essere almeno pari a la retribuzione media lorda dell'economia, la retribuzione di tutto il personale docente da farsi progressivamente, in relazione alla posizione, agli studi, all'anzianità e al titolo di insegnamento.

Questo atteggiamento del governo rumeno viene interpretato come una mancata applicazione da parte dell'esecutivo del principio sopra menzionato nella nuova legge sugli stipendi.

Richiamiamo l'attenzione sul fatto che i dipendenti dell'istruzione in sciopero sono anche insoddisfatti della promessa del governo di applicare l'ipotetica scala salariale per l'istruzione in un massimo di tre anni, richiedendo la riduzione di questo periodo. Ricordiamo che gli aumenti salariali previsti dalla GEO 53/2023 sono stati respinti anche dalle federazioni sindacali, previa consultazione dei sindacalisti in sciopero, che ritenevano gli importi troppo esigui.

Come ho detto fin dall’inizio, questo sciopero non riguarda solo i salari. Questa protesta estrema riguarda anche il futuro dell'istruzione, la percezione che la società ha della professione docente. Tuttavia, il modo in cui il governo e i leader dei partiti politici al potere hanno gestito gli eventi che hanno avuto luogo dal 10 maggio 2023 (la prima manifestazione organizzata dai dipendenti dell’istruzione) e fino ad ora ci fa credere che, una volta terminato Dopo questo sciopero, torneranno alle loro vecchie modalità, cioè continueranno a non investire nell’istruzione e nei lavoratori dell’istruzione.

Ecco, signori politici, signor Presidente, è il problema. Non ci avete convinto che dopo la fine dello sciopero investirete davvero in questo settore. E il primo esempio in questo senso è che non avete assunto con un atto normativo che, con l'avvento della nuova legge sugli stipendi, lo stipendio dell'insegnante principiante sarà almeno uguale allo stipendio medio dell'economia.

Ricordiamo inoltre che uno dei punti per cui i colleghi hanno aderito allo sciopero è l'aumento dei finanziamenti. Avete votato per niente in Parlamento una legge che prevede lo stanziamento per l'istruzione di un finanziamento pari almeno al 15% delle spese del bilancio consolidato, se non la rispetterete ne estenderete l'applicazione articolo, così come lei ha prorogato, per oltre 10 anni, l'articolo sullo stanziamento del 6% del Pil per l'Istruzione.

Diciamo questo perché abbiamo già appreso da fonti che non concederete, a partire dal 1° gennaio 2024, quanto prevede la Legge sull'istruzione preuniversitaria, perché la Finanziaria non consente questa “spesa”. Ma hai 6 mesi per prepararti. Avete 6 mesi per riformare lo Stato, in modo che dal 1° gennaio 2024 si possa destinare all’istruzione almeno il 15% delle spese del bilancio consolidato.

Abbiamo bisogno di istruzione e l’istruzione ha bisogno di finanziamenti! Smettila di sgridarci, smettila di mandarci a lezione! Cambia il tuo discorso e parti dal presupposto che l’istruzione sarà, a partire da oggi, una priorità nazionale! E non solo per noi dipendenti del sistema, ma anche per gli oltre 3.000.000 di studenti dietro i quali vi nascondete e che con le vostre dichiarazioni cercate di rivoltarci contro!