Marcel Bolos, ministro delle Finanze, partecipa in questi giorni alle riunioni primaverili del Fondo monetario internazionale (FMI) e del Gruppo della Banca mondiale (BM) che si tengono a Washington. La visita fa parte di un ampio sforzo per sfruttare le enormi opportunità finanziarie disponibili attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e la Politica di coesione, per un totale di oltre 75 miliardi di euro.
Durante gli incontri con alti funzionari ed esperti finanziari internazionali, il ministro Bolos ha ricevuto garanzie di un sostegno accelerato al processo di contrazione di prestiti per un valore di circa 1 miliardo di euro. Questi fondi sono destinati alle politiche di sviluppo per una crescita verde e inclusiva, nonché alla gestione del rischio in caso di catastrofi naturali.
Marcel Bolos ha sottolineato l'importanza di collaborare con la Società Finanziaria Internazionale (IFC) per stimolare gli investimenti privati in Romania, concentrandosi sulla riduzione delle lacune infrastrutturali in settori chiave come i trasporti, le energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti e il trattamento delle acque. "Abbiamo invitato i team tecnici della Banca Mondiale a collaborare strettamente con il nostro team per massimizzare queste opportunità", ha affermato il ministro.
Le discussioni includevano anche piani per sostenere l’attuazione di progetti di partenariato pubblico-privato nel campo della sanità e dell’economia circolare in città come Timișoara, Ploiesti, Brașov e Costanza. "Si tratta di un riconoscimento del fatto che la Romania occupa un posto leader nella regione in termini di portafoglio IFC, con investimenti significativi che contribuiscono al progresso economico e sociale del paese", ha aggiunto Marcel Bolos.
Commentando l'impatto globale della collaborazione, Eugene Ruggenaath, direttore esecutivo della circoscrizione elettorale olandese della Banca Mondiale, ha elogiato la Romania per i suoi sforzi: "I governi della regione dovrebbero essere invidiosi di voi".
Questa visita segna un momento cruciale negli sforzi della Romania per accedere a finanziamenti vitali per lo sviluppo sostenibile e per rafforzare la resilienza di fronte alle sfide economiche e climatiche globali.
