Il ministro delle Finanze, Marcel Bolos, ha concluso il suo programma di lavoro a Washington con una serie di incontri cruciali con gli alti rappresentanti del Fondo monetario internazionale (FMI), tra cui Paul Hilbers, direttore esecutivo della circoscrizione elettorale del FMI di cui fa parte la Romania, Kenji Okamura, vicedirettore dell'istituzione, e Alfred Kammer, direttore per l'Europa. Questi colloqui si sono svolti alla presenza di Leonardo Badea, membro della direzione della Banca Nazionale della Romania (BNR).
Durante gli incontri, Bolos ha presentato gli sforzi sostenuti della Romania per mantenere la stabilità macroeconomica, un approccio che è stato accolto con favore dai rappresentanti del FMI. "Vista dall'altra parte dell'oceano, nonostante i rischi che persistono alle porte della NATO, la Romania continua a rappresentare un fattore di equilibrio regionale, date le tensioni geopolitiche e le perturbazioni economiche esistenti", ha dichiarato il Ministro.
Un punto importante dei colloqui è stata la presentazione del piano d'azione per l'anno 2024, che mira ad aumentare la quota di riscossione delle entrate nel bilancio generale consolidato dello Stato. Questo pacchetto comprende misure di digitalizzazione volte ad aumentare la riscossione e a combattere l’evasione fiscale. "Queste iniziative sono essenziali per garantire una base solida alle finanze pubbliche e per sostenere gli investimenti a lungo termine", ha sottolineato Marcel Bolos.
Marcel Bolos ha parlato degli ambiziosi piani di investimento della Romania per i prossimi anni, sottolineando l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede investimenti per oltre il 10% del PIL entro il 2026.
"La maggior parte dei progetti infrastrutturali compresi nel PNRR contribuiranno a ridurre i costi di trasporto e a migliorare la redditività delle imprese, attirando così ulteriori flussi di investimenti diretti esteri", ha spiegato il Ministro delle Finanze.
Queste discussioni sottolineano l'impegno della Romania a rimanere un attore stabile e affidabile sulla scena economica e politica internazionale, nonostante le sfide esterne e interne che deve affrontare.
