L'adesione della Romania a Schengen nel 2024 DIPENDE dall'Ungheria, i problemi posti da Karl Nehammer

L'adesione della Romania a Schengen 2024 DIPENDE dall'Ungheria I problemi posti da Karl Nehammer

L'adesione della Romania a Schengen non è ancora certa al 100%, e questo perché, nonostante l'accordo politico di cui parlano sia il governo di Bucarest che quello di Sofia, Karl Nehammer chiede a Gerhard Karner di ricordare che, per il momento, non è stato firmato alcun documento che garantisca l’adesione di uno qualsiasi dei paesi.

La Romania comunque non aderirà completamente a Schengen, ma cercherà solo di sfruttare il concetto di "Air Schengen", cioè l'abolizione dei controlli negli aeroporti e nei porti, ma per il trasporto terrestre non cambierebbe nulla, e questo perché l'Austria sa che la maggior parte arrivano i clandestini e vuole continuare ad essere protetto.

L'Austria impone anche l'adempimento di requisiti speciali perché l'inclusione dell'applicazione di "Air Schengen" dipende dal loro raggiungimento, e le speranze sono ora riposte in un Consiglio JAI, che dovrebbe svolgersi il 4 marzo, in cui si potrà votare per la revoca dei controlli per del traffico aereo e marittimo, ma non è tutto ciò di cui si potrebbe parlare.

Anche l'adesione della Romania a Schengen, in formato completo, dovrebbe essere stabilita, sotto forma di calendario, in seno al Consiglio JAI, in modo che si possa sperare che dal 1° gennaio 2025 vengano eliminati anche i controlli alle frontiere terrestri, ma ovviamente che per ora nulla è sicuro al 100%, quindi tutto dipende, come al solito, dall'Austria, purtroppo.

L’Ungheria svolgerà un ruolo estremamente importante in tutto questo contesto, e questo perché organizzerà il Consiglio JAI a partire dal 4 marzo, e i suoi rappresentanti condurranno anche i negoziati per l’accettazione di entrambi i paesi, quindi se non ci sarà un consenso chiaro che includa con il governo di Budapest ovviamente non ci succederà nulla di buono, purtroppo.