società Apple ha recentemente ammesso che uno dei suoi servizi negli Stati Uniti è responsabile di più di 1600 chiamate false effettuate al servizio di emergenza 911. Si tratta di un numero enorme di telefonate effettuate da iPhone riparati in questo servizio dell'azienda Apple durante 4 mesi, decine di chiamate vengono registrate ogni giorno.
La polizia ha iniziato a stancarsi di queste finte telefonate perché il tempo degli operatori è occupato da chiamate che non si basano su una vera emergenza, ma solo su errori. Tutto è iniziato quando Apple ha implementato una funzione SOS per iPhone e Apple Watch, ciò consente di chiamare i servizi di emergenza premendo a lungo uno o due pulsanti.
"Abbiamo ricevuto queste chiamate da parte di Apple negli ultimi quattro mesi. Siamo in grado di vedere rapidamente da dove proviene la chiamata, quindi quando ne riceviamo una da Apple, l'indirizzo mostrerà la loro posizione. I momenti in cui ha un grande impatto su di noi sono quando si verificano altre emergenze e potremmo avere un centralinista su un'altra chiamata al 911 che potrebbe dover mettere quella chiamata in attesa per valutare la chiamata in arrivo."
Le false chiamate ai servizi di emergenza sono iniziate a ottobre, poco dopo il rilascio di iOS 911 da parte di Apple, quando molto probabilmente erano in servizio i primi iPhone con questo aggiornamento installato. Ci si aspettava che ciò accadesse da quando Apple ha implementato questa modifica, ma probabilmente non dai suoi tecnici dell'assistenza.
Apple riconosce il problema e dice che lo risolverà per smettere di disturbare gli operatori dei servizi di emergenza, ma è difficile dire come potrebbe farlo. L'azienda americana dovrebbe addestrare meglio i propri dipendenti a non attivare il sistema SOS dei telefoni, perché altrimenti non avrebbe modo di bloccare queste false chiamate al sistema.
"Siamo a conoscenza di chiamate ai servizi di emergenza provenienti dalla nostra struttura di riparazione e ristrutturazione di Elk Grove. Prendiamo la cosa sul serio e stiamo lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine locali per indagare sulla causa e garantire che ciò non continui”.
