EA Games, Rovio, 2K Games e Atari citati in giudizio da Lodsys

Qualche mese fa vi raccontavo di una società americana chiamata Lodsys Citare in giudizio Gli sviluppatori di applicazioni iOS li accusano di violare i brevetti nelle applicazioni inviate all'App Store. Si trattava dei brevetti per il sistema di acquisti in-app concesso in licenza ad Apple da Lodsys. Poi Apple ha affermato che la licenza acquistata da Lodsys copre sia il proprio utilizzo dei brevetti sia l'implementazione fatta dagli sviluppatori per le applicazioni, quindi Lodsys non avrebbe motivo di citare in giudizio gli sviluppatori. Sfortunatamente, Lodsys ha visto il suo lavoro in silenzio e dopo aver citato in giudizio gli sviluppatori non affiliati ad alcun produttore di applicazioni, ora è il turno delle grandi società produttrici di applicazioni di essere informate di essere state citate in giudizio.

L'imputato Rovio ha violato e continua a violare, direttamente, indirettamente, letteralmente, secondo la dottrina degli equivalenti, contributivamente e/o attraverso l'induzione di altri, una o più rivendicazioni del brevetto '565. Rovio produce, vende, utilizza, importa e/o offre di vendere applicazioni in violazione, incluse ma non limitate a Angry Birds per iPhone e Angry Birds per Android, che violano almeno la rivendicazione 27 del brevetto '565 ai sensi del 35 USC § 271.

Ieri Lodsys ha aggiornato la sua causa intentata a maggio in un tribunale americano aggiungendo 5 nuovi nomi di società: Rovio, Electronic Arts, Atari, Square Enix e Take-Two Interactive. Con l'aggiornamento di ieri, Lodsys ha citato in giudizio non meno di 37 persone e società sviluppatrici di app per violazione di brevetti. Apple ha promesso di intervenire per risolvere la situazione in via amichevole, ma sembra che per ora non sia stata trovata alcuna soluzione e gli sviluppatori di applicazioni potrebbero decidere di ritirare le proprie applicazioni dall'App Store statunitense e di non introdurne altre.

Sfortunatamente per gli sviluppatori, Lodsys ha fatto causa anche ai produttori di applicazioni Android e Google non sembra prendere alcuna misura per proteggere i suoi sviluppatori.