Due partner Apple sono indagati dal governo cinese per inquinamento ambientale

  Apple si presenta come un'azienda che tutela l'ambiente, come un'azienda che utilizza materiali biodegradabili ed energie rinnovabili, ma i suoi sforzi per essere "verde" vengono dimenticati quando si tratta dei partner asiatici. Foxconn e UniMicron, due società taiwanesi che hanno stabilimenti a Taiwan e sono partner di Apple, sono oggetto di indagine da parte del governo cinese sulla base delle accuse di inquinamento ambientale. Entrambe le società avrebbero superato la norma massima consentita per le emissioni di gas nell'atmosfera e ora il governo cinese sta cercando di dimostrarlo, sia Foxconn che UniMicron riceveranno multe considerevoli se si scoprirà che ciò è vero.

Le autorità di regolamentazione cinesi stanno esaminando due fornitori di Apple Inc. e altri produttori di gadget in seguito alle accuse di gruppi ambientalisti secondo cui gli impianti gestiti dalle due società stanno pompando grandi quantità di metalli pesanti tossici nei fiumi vicini. Le accuse puntano i riflettori su questa zona industriale a circa 40 miglia a ovest di Shanghai che da tempo rifornisce l’industria elettronica globale. Si presentano come leader cinesi e l'opinione pubblica è sempre più preoccupata per gli inquinanti presenti nel suolo, nell'aria e nell'acqua della Cina.

  Apple obbliga i suoi partner a rispettare gli standard riguardanti il ​​limite legale di emissione di gas tossici e in generale poche aziende li rispettano, situazioni in cui Apple cerca di intervenire per risolvere i problemi. anche se normalmente l'immagine di Apple non dovrebbe essere intaccata da questi problemi, in generale ciò non accade, essendo Apple quella criticata dalla stampa.