L'Isis utilizza applicazioni di messaggistica per coordinare le reti di traffico di esseri umani

I membri dell'ISIS utilizzano applicazioni di messaggistica che crittografano i messaggi scambiati tra utenti e, secondo un rapporto pubblicato di recente, non solo utilizzano queste applicazioni per coordinare alcuni attacchi terroristici, ma le utilizzano anche per coordinare le reti di traffico di esseri umani, ma probabilmente anche per molti altri atti criminali.

WhatsApp Messenger, Telegram o Viber sono le applicazioni utilizzate dai militanti dell'ISIS che vendono donne in cambio di ingenti somme di denaro senza poter essere intercettati dalle autorità durante la commissione di questo tipo di reati, essendo le applicazioni un ottimo schermo per proteggersi da coloro che cercano di catturarli.

Più di 3000 donne curde vengono sequestrate dai membri dell'ISIS e vendute attraverso reti di messaggistica sicura, sono state catturate nel 2014 in seguito a un raid di militanti estremisti, da allora pubblicano una serie di messaggi attraverso i quali cercano di venderle a chiunque. interessati ad acquistarli.

ISIS vendere donne a prezzi che superano i 3.000 dollari, e ai messaggi pubblicati sulle reti di messaggistica se ne aggiungono altri riguardanti la caccia di armi, bombe, gatti o addirittura attrezzature tattiche per i soldati, quindi stiamo parlando di azioni che probabilmente sembrano normali alla maggior parte dei militanti dell'Isis.

In una chat sull'app WhatsApp, un gruppo militante dello Stato islamico offre in vendita una donna e i suoi figli. Registrano ogni schiavo, ogni persona sotto il suo proprietario, e quindi se scappa, ogni controllo o checkpoint Daesh, o forza di sicurezza – sanno che questa ragazza… è scappata da questo proprietario. 

L’età delle donne vendute dall’Isis non ha alcuna rilevanza in questo terrificante business, poiché sono disposte a vendere anche bambini di diversi mesi per ottenere denaro con cui finanziare campagne terroristiche in varie regioni del pianeta, o la lotta con gli eserciti dell’Iraq o Siria: zone occupate ai tempi del “califfato”.

Le autorità statunitensi hanno incolpato Apple per il fatto che il rafforzamento delle misure di sicurezza di iOS può dare ai criminali l’opportunità di nascondersi e commettere crimini terribili, e ciò che ora apprendiamo sull’ISIS dimostra che la crittografia delle conversazioni non è, dopotutto, la soluzione migliore per proteggere l’umanità.