Pianeta Venere è il pianeta più vicino alla Terra tra tutti quelli esistenti nel sistema solare, ma nonostante ciò non è stato studiato da vicino a causa dell'ambiente estremamente pericoloso. Le agenzie spaziali hanno provato nel tempo a studiare il pianeta Venere per scoprire come si è evoluto e se ci siano segni di vita lì, ma finora non hanno scoperto molto.
Pianeta Venere esiste però una nuova teoria formulata dai ricercatori, questa volta riguardante la Terra, e dicono che nell'antichità il nostro pianeta avrebbe avuto un'atmosfera tossica quanto quella del suo "fratello". Secondo gli scienziati, sulla Terra ci sarebbe stato un oceano di magma, come si vede ora sul pianeta Venere, e i gas che si sollevavano da esso formavano un’atmosfera molto tossica.
Pianeta Venere: L'INCREDIBILE annuncio riguardante la Terra
Pianeta Venere rimase estremamente attiva dal punto di vista vulcanico, e impossibile da esplorare in superficie, ma sulla Terra oceani di lava si raffreddarono e permisero la formazione dell'atmosfera come la conosciamo oggi. Sembra che alcune componenti di quei laghi vulcanici siano salite di quota e abbiano permesso la formazione dell'atmosfera come la conosciamo adesso sulla Terra, cosa che potrebbe accadere anche sul pianeta Venere.
"Quando la Terra era giovane, la sua superficie era probabilmente ricoperta da un oceano magmatico, e i gas che risalivano da quel grande calderone avrebbero potuto conferirle un'atmosfera quasi identica a quella tossica presente oggi su Venere. Questa piccola biglia fusa che galleggia a quasi 2000 gradi è una sorta di Terra in miniatura allo stato fuso”.
Pianeta Venere è ancora molto lontano dall’avere un’atmosfera così simile a quella terrestre, e questo anche perché ci vogliono miliardi di anni perché ciò avvenga. Il processo che la Terra ha attraversato per raggiungere un'atmosfera come quella che conosciamo adesso è stato molto lungo, e per il pianeta Venere la stessa cosa accadrà nel tempo, quindi resta da vedere come andranno le cose.
Pianeta Venere continuerà ad essere monitorato molto intensamente a distanza dagli scienziati, ma è difficile dire fino a che punto si troveranno segni reali dell'esistenza della vita.
