Valeriu Gheorghita: il ceppo Delta porterà grandi aumenti di nuovi casi di coronavirus

Valeriu Gheorghita Tulpina Delta porterà grandi aumenti di nuovi casi di coronavirus

Valeriu Gheorghita dice molto chiaramente che il ceppo delta del Coronavirus è estremamente pericoloso e porterà nei prossimi mesi ad un forte aumento del numero di nuovi casi di infezione, diventando la variante dominante tra quelle circolanti in questo momento.

Valeriu Gheorghita ribadisce che questa è più contagiosa del 60% rispetto a quella britannica, e da qui nascono i problemi registrati sia lì che in altri Paesi del mondo, dove il numero dei nuovi casi cresce inaspettatamente in piena estate .

"Al contrario, ciò che può valere la pena menzionare è il fatto che alcuni casi non hanno una storia epidemiologica rilevante, si tratta cioè di casi che sembrano essere di origine nazionale, piuttosto che casi importati. Proprio per questo motivo è importante, vi ricordo, che il ceppo Delta abbia tutte le capacità per diventare il ceppo dominante, il ceppo maggioritario in termini di numero di casi di COVID-19, per il fatto che ha questa maggiore trasmissione capacità di almeno il 60%, ha una maggiore capacità di legarsi ai recettori specifici del virus SARS-CoV e può anche essere associato in una certa misura alla riduzione dell’efficacia dei vaccini se non si completa il programma di vaccinazione.

Pertanto è molto importante disporre di un programma vaccinale completo per ottenere la massima protezione contro questa variante virale preoccupante, il ceppo Delta. È anche importante che il numero di vaccinati sia il più alto possibile, proprio per essere preparati a un possibile aumento del numero di casi. Sia l'Organizzazione Mondiale della Sanità che il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie stimano che il ceppo Delta diventerà dominante a livello globale, e non solo in alcuni paesi, il che dimostra che, da queste stime... certo, sono stime, ma sembra che alla fine di agosto i dati attesi suggeriscono una dominanza di questo ceppo in oltre il 90% dei casi di Covid-19, il che è ovviamente preoccupante”.